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Fisco e Tasse

Successione: quali tasse si pagano quando un parente viene a mancare

Una situazione in cui purtroppo prima o poi tutti si trovano è dover gestire una successione in caso di parente defunto ed è bene quindi sapere quali sono le eventuali tasse che sono obbligatoriamente dovute ad Agenzia delle Entrate.

Firma (foto canva – vostrisoldi.it)

Nel nostro Paese esiste la possibilità di scrivere un proprio testamento ma anche se è possibile esprimere le proprie ultime volontà, in alcuni casi anche senza che ci sia un notaio, occorre sempre ricordare che l’ordinamento nazionale salvaguardia comunque le quote di legittima degli eredi. Fatta questa dovuta premessa è importante anche sapere come devono comportarsi gli eventuali eredi che hanno l’obbligo di gestire la successione di morte.

Riuscire ad essere lucidi in un momento delicato come è quello della morte di un congiunto è difficile ma è fondamentale soprattutto per evitare che Agenzia delle Entrate possa in qualche modo aggiungere aggravi ulteriori. Il primo passo è quello di presentare la dichiarazione di successione in cui vengono indicati gli eredi e ciò che è loro destinato. Ma la procedura si compone anche di passaggi ulteriori.

Le tasse per la successione, chi paga e quanto

Dal notaio (foto canva – vostrisoldi.it)

Nel momento in cui una persona viene a mancare occorre denunciare questo avvenimento in modo che si avvii il percorso della successione di morte. L’ imposta di successione è ciò che gli eredi di una persona defunta sono chiamati a pagare da Agenzia delle Entrate. Si tratta di una somma variabile che viene calcolata in base a ciò che gli stessi eredi inseriscono all’interno della dichiarazione di successione.

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Una volta compilata la dichiarazione di successione questa va presentata all’Agenzia delle Entrate e la procedura può essere portata a compimento sia online, facendo login con il proprio codice SPID sul sito dell’Agenzia, sia attraverso un intermediario, per esempio il commercialista oppure un CAF. Terza opzione: presentarsi fisicamente all’ufficio competente di Agenzia delle Entrate.

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Nella dichiarazione vanno inseriti tutti i beni immobili e i diritti immobiliari, eventuali navi, aziende e aeromobili posseduti, quote societarie, azioni e obbligazioni, la pensione o eventuali altre rendite, crediti e tutto ciò che fa parte dei beni posseduti dal defunto. Nella stessa dichiarazione vanno poi inserite anche le spese funerarie e quelle mediche nonché gli eventuali debiti che il defunto aveva attivi nel momento della morte. La successione prevede poi la distribuzione dei beni in quote a tutti gli eredi.

Valeria Poropat