Dichiarazione dei redditi 2023: attenzione a questa voce o scatta la multa

La legge prevede delle sanzioni per chi trasgredisce in relazione alla dichiarazione dei redditi che a breve dovrà essere presentata dai contribuenti.

Dichiarazione dei redditi sanzioni previste
Dichiarazione dei redditi (cristianstorto – Adobe Stock) – Vostrisoldi.it

A breve, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati il nuovo modello 730 precompilato che potrà essere scaricato nell’apposita area. L’Agenzia ha, difatti, approvato il nuovo modello secondo le regole fiscali in vigore da quest’anno.

Per i soggetti che non presentano la dichiarazione dei redditi, entro i termini fissati, o per chi la presenta in maniera errata o incompleta sono previste delle sanzioni specifiche, riportate sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione dei redditi, le sanzioni previste dalla legge

Dichiarazione dei redditi sanzioni previste
Agenzia delle Entrate (RafMaster – Adobe Stock) – Vostrisoldi.it

Dal 30 aprile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile scaricare il nuovo modello 730 precompilato. In queste settimane, dunque, i contribuenti saranno chiamati a presentare la dichiarazioni dei redditi relativa all’anno 2022 rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate o ad un Caf (Centro Assistenza Fiscale).

Secondo quanto previsto, la dichiarazione dovrà pervenire entro il 30 settembre 2023, il termine, però cadendo di sabato, slitta a lunedì 2 ottobre. Nel caso in cui, questo termine non dovesse essere rispettato sono previste delle specifiche sanzioni. Per chi non presenta la dichiarazione dei redditi con l’imposta dovuta, entro i 90 giorni successivi dalla scadenza (29 dicembre), è punibile con una multa pari al 120% dell’imposta, ma con un minimo di euro 258,00.

Nel caso in cui, la dichiarazione dei redditi sia compilata erratamente, la sanzione prevista è del 100% della maggiore imposta o della differenza di credito. Per quanto riguarda i contribuenti che hanno prodotto redditi all’estero, le sanzioni sono del 100% della maggiore imposta o della differenza di credito aumentata di un terzo per dichiarazione infedele o errata e del 120% dell’imposta, con un minimo di 258,00 euro, anche qui aumentata di un terzo per l’omessa dichiarazione.

Per chi ha la necessità di correggere un modello 730 compilato in maniera errata, è possibile presentare una dichiarazione integrativa, entro i termini previsti dalla legge, ossia 90 giorni dalla scadenza.

I contribuenti che hanno prodotto redditi all’estero devono obbligatoriamente compilare il quadro RW presente nella dichiarazione. Questo è utile all’Agenzia delle Entrate per il monitoraggio degli investimenti patrimoniali e delle attività finanziarie all’estero.

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