Casino dell’Aurora, sfratto per la nobiltà romana: i dettagli della vicenda

La Principessa Rita Jenrette Carpenter ha dovuto lasciare forzatamente la sua villa, il Casino dell’Aurora. Ecco le ragioni dietro questa vicenda.

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Casinò dell’Aurora, cosa è successo alla principessa? (canva-vostrisoldi.it)

Roma è una citta ricca di fascino e storia. Le sue vie sono ricche di abitazioni che risalgono alle più svariate epoche storiche. Tra queste dimore spicca sicuramente il Casino dell’Aurora, straordinaria villa del Seicento che custodisce intere stanze affrescate da grandi maestri quali Caravaggio, Guercino e Domenichino. La villa prende il nome propria da uno degli affreschi presenti nel salone centrale, dove è raffigurata la dea Aurora mentre viene incoronata alla guida del suo carro dorato.

Oggi però questa maestosa dimora è stata messa all’asta e la persona che la viveva da anni messa alla porta. Stiamo parlando della Principessa Rita Jenrette Carpenter Ludovisi, che ha dovuto lasciare la sua casa in maniera forzata e senza che potesse opporsi. Quali sono le ragioni dietro tale sfratto?

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Casinò dell’Aurora: i dettagli sulla vicenda (canva-vostrisoldi.it)

Nata nel 1622 per volere del Cardinale Ludovico Ludovisi, Villa Ludovisi visse quasi due secoli di splendore fino alla fine dell’Ottocento quando fu lottizzata e divisa. A rimanere integro fu solo il Casino dell’Aurora, dimora della famiglia Boncompagni Ludovisi. Oggi la sfarzosa villa è stata messa all’asta per volere dei figli di primo letto del Principe Nicolo Boncompagni Ludovisi che ha lasciato tutta la sua eredità divisa tra i figli, mentre all’ultima moglie, la texana Rita Jenrette Carpenter, fu lasciato il diritto ad abitare la villa fino alla sua morte.

La donna ha vissuto negli ultimi anni proprio nella villa, nonostante le pretese dei figli del principe nati dai precedenti matrimoni. Il risultato è stato lo sfratto, avvenuto lo scorso 20 Aprile, della principessa che ha commentato, seppur in maniera delicata, che questo gesto è stato un atto ingiusto e del tutto inaspettato.

La sontuosa dimora però, nonostante la bellezza e gli sfarzi, non ha ancora attirato alcuna offerta, mentre in molti noti storici dell’arte hanno esortato il Ministero della Cultura ad esercitare sull’immobile il diritto di prelazione, data l’importanza storico del luogo. La villa deserta dovrà attendere molto prima di essere nuovamente abitata e il suo destino è ancora tutto da scrivere.

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