Rai, nomine direttori dei tg: cambia la linea politica

Arriva il cambio della guardia alle direzioni dei tg delle reti Rai e non solo. Cambiano le linee politiche

Nomine Rai (Foto Adobe)

Si chiama lottizzazione della Rai. E’ quel processo da sempre esistente che vede la politica gestire le scelte della tv di Stato con la conseguenza di fa cambiare le linee in base alla composizione della maggioranza e dell’opposizione. Un processo sul quale da anni si chiede di intervenire ma sono le stesse forze politiche, quasi tutte ma non tutte, a non voler cambiare questa procedura.

Rai, cambiano i direttori dei tg e non solo

Rai (Foto Adobe)

E così, dopo sette mesi dal suo insediamento è venuto il tempo delle nomine dei nuovi direttori dei tg della Rai. Una scelta importante perché, nel rispetto della professionalità di ognuno, attraverso queste scelte la politica prova ad influenzare inevitabilmente l’informazione pubblica. Le nomine sono arrivate in seguito all’insediamento da pochi giorni del nuovo amministratore delegato della Rai scelto dal principale partito di governo.

Andando poi alle scelte specifiche, il tg1, come di consueto, passa sotto la direzione di persona scelta dal principale partito di governo. Va via, quindi, Monica Maggioni, voluta da Draghi e dal pd durante il governo dell’ex presidente della Bce, e al suo posto Marco Chiocci scelto da Fratelli d’Italia. Monica Maggioni dovrebbe passare all’offerta informativa della Rai.

Il tg2, invece, viene indicato da Forza Italia con Antonio Preziosi. Il tg3 rimane sotto la direzione di Mario Orfeo, indicato a suo tempo dal partito democratico. Il movimento cinquestelle porta a casa la direzione di Rai Parlamento  con Giuseppe Carboni che era alla guida el tg1 quando il partito di Giuseppe Conte era al governo. Al Movimento anche la scelta della direzione di Cinema e serie tv della Rai con l’indicazione di Adriano De Maio, Radio 2 e Rai Com con le indicazioni rispettive di Simona Sala e Claudia Mazzola.

Fratelli d’Italia conserva la direzione di Rainews indicata ai tempi dell’opposizione al governo Draghi con Paolo Petrecca. La Lega conserva invece la direzione dei tgr con Alessandro Casarin. Il partito del Nord indica anche la direzione dell’intrattenimento Rai di cui fa parte anche Sanremo.

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