Assegno unico, a giugno un maxi importo: chi lo percepirà

Assegno unico di giugno con una bella sorpresa per molti nuclei familiari: chi e perché riceverà più soldi

In tanti hanno notato che ci sono dei ritardi nei pagamenti dell’Assegno Unico di maggio. Un problema considerando i costi della vita che sono sempre più alti e per chi ha figli i soldi sembrano davvero non bastare mai. Il motivo è nelle operazioni di conguaglio con il quale l’Inps controlla quanto pagato nel corso dell’ultimo anno.

Assegno Unico giugno
Genitori con bambino (foto Adobe) – Vostrisoldi.it

Un esempio è il premio nascita o l’aggiornamento dell’Isee. L’Istituto di previdenza in questo caso deve prima provvedere ad approfondire la situazione di tutti con nuove verifiche.

Assegno Unico, giugno più ricco: quando arrivano i soldi

Dal conguaglio 2023 è emerso che molte famiglie hanno percepito meno di quanto avrebbero dovuto ricevere. Per questo motivo l’importo del prossimo assegno sarà più grande.  Ma quando verrà pagato l’Assegno Unico di maggio?

Assegno Unico giugno
Sito Inps (foto Adobe) – Vostrisoldi.it

L’erogazione avverrà in due distinte tranche: la prima tra il decimo e il ventesimo giorno del mese per chi non ha variazioni rispetto all’ultimo mese mese; la seconda tra il ventesimo e il trentesimo. I soldi dunque arriveranno entro il 1 giugno.

La cifra sarà più alta perché è prevista sia la mensilità di maggio che il risultato del conguaglio di fine anno. Cosa si considera nel conguaglio? L’Inps l’ha spiegato nel messaggio 1947 del 26 maggio scorso. Nel ricalcolo si prendono in considerazione diversi aspetti.

Innanzitutto la liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza in base al valore dell’Isee presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio. Occhio anche alle maggiorazioni degli importi spettanti per le prime die mensilità del 2023, considerando la rivalutazione per via dell’inflazione, più tanti altri punti.

L’Inps ha fatto sapere che il maxi conguaglio a credito riguarda 512 mila, per un aumento medio di 272 euro a famiglia. 378 mila famiglie, invece, hanno un conguaglio a debito e mediamente la restituzione sarà di 41 euro.

La platea dei beneficiari è comunque contenuta e ciò lo indica un dato molto chiaro. Nella maggior parte dei casi, dal conguaglio non sono risultate variazioni. Infatti molte famiglie hanno ricevuto il pagamento dell’Assegno Unico in modo regolare, come gli altri mesi, tra il giorno 10 e 20 del mese.

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