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Attualità

In questo Paese l’elettricità quasi non si paga: perché e come hanno fatto

L’elettricità non si paga o comunque costa molto meno: la causa è la guerra ma soprattutto una politica lungimirante

Le sanzioni alla Russia hanno avuto un effetto negativo nei Paesi che da Mosca importavano energia: l’aumento dei prezzi. Trovare l’autosufficienza sarebbe il sogno di molti Stati ma la mancanza di scambi commerciali potrebbe portare comunque a nefaste conseguenze, fino allo scontro militare.

Elettricità a basso costo (foto Adobe) – Vostrisoldi.it

C’è un Paese che però ha fatto a meno di energia di altri Stati, della Russia in particolare, ed è riuscito a creare una situazione davvero singolare quanto positiva. Un calo dei prezzi dell’elettricità che per una giornata è stato addirittura negativo.

L’elettricità non si paga: dove succede e perché

Il Paese in questione è la Finlandia dove l’operatore di rete, Fingrid, ha annunciato il calo dei prezzi. L’amministratore delegato Jukka Ruusunen che ha detto a Yle, la tv pubblica, che “le cifre rappresentano un momento storico nel settore energetico del Paese con il prezzo medio giornaliero negativo, anche se per poco”.

La Finlandia investe da sempre in energie alternative (foto Adobe) – Vostrisoldi.it

Il fatto è stato registrato mercoledì scorso. Ma come e perché è avvenuto tutto ciò? La Finlandia ha un grande surplus di energia dovuto alla produzione di energia rinnovabile. Da anni i Paesi Scandinavi, a differenza dei Mediterranei, investono nelle energie alternative con pannelli solari, pale eoliche e centrali idroelettriche.

La prima considerazione che si fa è che parlando di una zona climaticamente con poche ore di sole, ciò dimostra l’arretratezza di una Paese come l’Italia. La Finlandia è fredda e piena di ghiacciai. Non a caso i colori dalla bandiera sono bianco e azzurro.

Ma proprio il freddo e la neve hanno contribuito a un accumulo di energia. Durante l’inverno la Finlandia, così come altri Paesi nordici, sono stati teatri di abbondanti nevicate che quando si sono sciolte con i ghiacciai all’arrivo della primavera, l’acqua è stata sfruttata dalla centrali idroelettriche.

Inoltre i parchi eolici e solari hanno contribuito alla sovrapproduzione primaverile. Le diverse fonti rinnovabili hanno contribuito a questo incredibile risultato. Ruusunen ha dichiarato che la rete elettrica nazionale ha dovuto addirittura ridurre la produzione di energia nucleare. Tale situazione ovviamente è stata vantaggiosi per i consumatori.

Neve che si scioglie al sole a Raahe, in Finlandia (foto Adobe) – Vostrisoldi.it

Gli investimenti nella transizione verde vanno avanti da anni in Finlandia ma l’aggressione dalla Russia all’Ucraina ha fatto scattare l’allarme anche nel Paese confinante. Infatti ha accelerato l’adesione alla Nato e così come il processo di autosufficienza energetica.

La decisione di vietare le importazioni di energia dalla Russia come parte delle sanzioni dopo l’invasione, ha portato il Paese inizialmente all’attivazione di Olkiluoto 3, il più recente reattore nucleare finlandese. Ciò ha ridotto il prezzo dell’elettricità in Finlandia del 75%, da 245,98 euro per megawattora (MWh) nel dicembre 2022 a 60,55 euro per MWh durante lo scorso aprile. Infine Ruusunen ha affermato che l’obiettivo è raggiungere il piano Carbon Neutral del 2035, compiendo il primo passo facendo dell’energia eolica la sua fonte di energia primaria entro il 2027.

Giuseppe Formisano