La vacanza è il sogno di tutto l’anno lavorativo, l’approdo al giusto riposo dopo la fatica, ma se c’è l’imprevisto ecco come disdire la prenotazione
L’Estate 2023 è alle porte, i primi tormentoni, da Disco Paradise del trio Fedez, J-Ax, Annalisa a Pazza Musica di Elodie e Marco Mengoni, già sono in altissima rotazione. È tempo di vacanze. Vacanze vere. La prima estate, a pieno regime, dopo la pandemia da coronavirus covid-19. Le prime vere vacanze degli Anni Venti del nuovo Secolo. I dati, in tal senso, sono già molto positivi. Federalberghi parla del 90% dei posti di lavoro coperti e di prenotazioni del 22% superiori allo scorso anno.
Fioccano ovviamente le offerte, da quelle canoniche di pacchetti tutto incluso a quelle da B&B passando per le crociere, le vacanze mordi e fuggi, i weekend lunghi e il sempreverde fai da te che tutto sommato riscuote ancora grandissimi consensi. La sensazione diffusa è che il combinato disposto della voglia di estate, soprattutto dopo una primavera molto piovosa, unita alla mini ripresa economica stimolino consumi e prenotazioni.
Disdire la vacanza, consigli pratici
Tutto bello, tutto giusto, tutto vero…ma. E c’è sempre un ma anche nella prenotazione del momento di riposo per eccellenza dell’anno. E il ma è rappresentato dall’imprevisto. Quel sottile diavoletto, che si presenta sotto forma di questione familiare, problema di salute o economico imprevisto e perché no di quella questione lavorativa che proprio non si può rimandare.
Che fare in questi casi? Farsi prendere dal panico? Invocare la malasorte o, molto più semplicemente, recuperare immediatamente lucidità e salvare capra e cavoli. Capra e cavoli che possiamo rappresentare sotto forma di recupero dei soldi anticipati, conservazione di un buon rapporto con chi affitta la casa o la stanza, senza pagare penali assurde. E, magari, prenotare di nuovo prima che sia troppo tardi per godersi comunque la vacanza estiva.
Le possibilità in tal senso sono molte a partire dalla stipula dell’assicurazione, di solito parliamo di cifre inferiori ai 50 euro, in fase di prenotazione. Nel caso in cui non si è stati previdenti, l’alternativa è quella di comunicare in modo tempestivo, meglio se via mail o via PEC la disdetta. Invocando, nel caso si sia versata solo la caparra (che andrà comunque persa), il diritto di recesso per evitare di pagare l’intera somma. Questo vale tanto per i contratti di locazione turistica conclusi a distanza quanto per i pacchetti turistici e le prenotazioni alberghiere. Per tutto il resto fate riferimento all’articolo 59 del Codice del Consumo. La soluzione c’è sempre