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Pellet, dal 2023 cambierà tutto: dal prossimo anno quanto costerà

La Camera ha finalmente attuato la manovra per ridurre il costo del pellet, ma sarà davvero così? Ecco cosa aspettarsi per il 2023

pellet (canva-vostrisoldi.it)

Con la legge di Bilancio 2023 è stato previsto un nuovo bonus per sull’acquisto del pellet, si tratta più precisamente di una riduzione dell’iva. La notizia sembrerebbe essere molto positiva se non fosse che la domanda e l’offerta del mercato sono sempre imprevedibili e per l’anno prossimo il costo del pellet potrebbe subire grossi cambiamenti, non del tutto favorevoli.

Nell’insieme di emendamenti approvati dalla Camera lo scorso 21 Dicembre, è spuntato quello del taglio all’IVA sul pellet, un passo importante per i cittadini che usufruiscono di tale combustibile, soprattutto a causa della crisi energetica frutto del conflitto tra Ucraina e Russa.

Quanto costerà una sacca di pellet?

pellet (pixabay-vostrisoldi.it)

Con il conflitto che ha messo in ginocchio l’approvvigionamento energetico di diversi Paesi europei, era prevedibile che il Governo attuasse delle manovre per risolvere la questione costo di pellet e teleriscaldamento. In merito al primo, con la nuova legge di Bilancio il costo di una sacca di pellet dovrebbe ridursi di circa 1 euro, per l’acquisto di un prodotto di qualità standard, fino ad arrivare ad 1,50 e oltre per il costo di pellet di qualità superiore.

Oggi il costo di un sacco di pellet è arrivato a toccare i 15 euro per 15 chili di prodotto, a meno di questa cifra rispetto a qualche anno fa non si trova più nulla, nemmeno se si cerca di acquistare prodotti di qualità bassa e quindi meno performanti.

La riduzione dell’Iva è sicuramente un passo importante in quanto si passerà dal 22% al 10% per il periodo in cui generalmente si abbassano maggiormente le temperature su tutta la penisola, ovvero da Gennaio 2023 a Marzo 2023. La notizia è sicuramente positiva, anche se in molti si stanno chiedendo come si muoveranno i commercianti, in quanto potrebbero in ogni caso aumentare il prezzo al netto d’iva, rendendo questa manovra del tutto inutile.

Questo settore è purtroppo soggetto a speculazioni davvero importanti da parte dei venditori, e per questo motivo si prospetta che il costo netto di ogni sacca potrebbe aumentare di circa un euro, annullando del tutto la riduzione dell’iva. L’unica speranza, a questo punto, per i consumatori italiani è di confidare nella buona fede dei venditori

Anna Antonucci