Gennaio 2023, aumenti in busta paga ma non per tutti: chi sono i fortunati

Il mese di Gennaio 2023 segnerà aumenti in busta paga: non saranno per tutti ma soltanto per determinate categorie: ecco a chi spetteranno

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Aumento in busta paga da Gennaio (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il periodo storico che stiamo attraversando sicuramente non è tra i migliori in materia economica. Le famiglie si trovano sempre di più nella morsa dell’aumento delle forniture energetiche, i costi dei carburanti, ed anche la spesa quotidiana hanno toccato prezzi quasi mai segnati in precedenza.

Il tutto, con gli stipendi che restano sempre gli stessi a cercare di contrastare un costo della vita sempre in crescita. Ed ecco che nel 2023, nel mese di gennaio, sono stati annunciati aumenti in busta paga da parte del governo. Non a tutti però saranno indirizzati, bensì a particolari categorie di lavoratori. Ecco chi potrà beneficiare di questa manovra.

Aumenti in busta paga a Gennaio 2023: a chi spettano

aumento in busta paga
Buste paga: a chi spetta l’aumento (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Saranno circa 4 milioni i lavoratori che dal mese di gennaio potranno beneficiare degli aumenti in busta paga. Grazie al maxiemendamento varato dal governo, il taglio del cuneo fiscale al 3% (ampliato dall’esecutivo, al precedente 2%) allarga il suo raggio di azione. Infatti, è stata rivista la soglia di reddito alla quale veniva applicata il taglio. Dai precedenti 20 mila euro annui, è stata allargata ai 25 mila, per una soglia di circa 4 mila lavoratori ed un incremento mensile di 38 euro.

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Per quanto riguarda invece la soglia che va dai 25 mila ai 35 mila euro, è confermata la riduzione del 2%. Una manovra che ha costi molto ampli, intorno ai 5 miliardi di euro. Una forbice che, a seconda della situazione reddituale, prevede uno sconto che si tramuta in aumento in busta paga, che va dai 200 ai 500 euro all’anno.

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Un punto questo del cuneo fiscale, molto discusso durante le elezioni politiche e che ora trova una applicazione più ampia rispetto a quella precedente. Un taglio che vedrà impattati, nel complesso e nelle diverse misure del 2 e 3%, circa 15 milioni di lavoratori dipendenti. Un impatto molto elevato, che può essere senz’altro un nuovo in inizio su quello che è un tema sempre molto centrale e in continuo movimento: le buste paga dei lavoratori.

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