In questo caso puoi richiedere il rimborso dell’IMU | Novità che nessuno conosce

In alcuni casi l’IMU che potresti aver versato può essere oggetto di una formale richiesta di rimborso. Ecco quanto stabilito dalla Corte Costituzionale.

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Calcolo IMU (foto canva – vostrisoldi.it)

Una delle tasse più fastidiose che sono state introdotte in anni recenti è sicuramente l’IMU, l’imposta unica municipale, che viene solitamente pagata in due tranche con acconto all’inizio dell’estate e saldo a metà dicembre. Ogni comune calcola una propria aliquota che quindi può rendere il pagamento di questa tassa più o meno ingente. L’IMU è obbligatoria per tutti i possessori o i concessionari di aree su cui insistono o meno fabbricati.

Si tratta infatti di una tassa che insiste anche sui terreni agricoli. Esiste però un limite al pagamento dell’IMU che infatti non è dovuta per esempio sulla prima casa come pure per le unità immobiliari delle cooperative e per gli alloggi sociali, Ma stando ha la sentenza del 13 ottobre 2022 della Corte Costituzionale l’esenzione IMU vale anche per una definizione leggermente diversa di abitazione principale.

Perché potresti richiedere il rimborso dell’IMU

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Calcolo IMU (foto canva – vostrisoldi.it)

Si è ufficialmente aperta una finestra per tutti coloro i quali hanno continuato a pagare l’IMU anche per quella che potrebbe rientrare nella definizione data dalla Corte Costituzionale di ciò che rientra in “abitazione principale“. Nella sentenza numero 209 del 13 ottobre 2022, infatti, viene identificata come abitazione principale un immobile, che sia individuabile nel catasto edilizio urbano come una unica unità immobiliare, all’interno del quale “il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente“.

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Potrebbe sembrare una reiterazione del concetto di base dell’IMU che non ricade sulla prima casa ma in realtà in questa definizione non rientra all’idea di nucleo familiare. Questo significa quindi che nel caso per motivi di lavoro si dovesse risiedere stabilmente e trasferire la propria anagrafica in un altro comune o presso un altro indirizzo, per l’abitazione eventualmente di proprietà non dovrebbe essere possibile richiedere da parte del comune il pagamento dell’IMUU.

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Ed è quindi anche possibile chiedere il rimborso eventuale di quanto pagato e non dovuto. Da parte dei comuni sono comunque possibili controlli atti a verificare che l’abitazione per la quale si richiede l’eventuale esenzione o rimborso del pagamento dell’imposta municipale unica sia effettivamente utilizzata abitualmente da chi richiede l’esenzione. Un primo tipo di controllo riguarda per esempio le utenze e le bollette relative, tra le altre cose, al consumo di energia elettrica o di gas.

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