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Fisco e Tasse

Bonus 150 e 200 euro: chi sono dipendenti e pensionati che dovranno restituirlo

Non tutti coloro che hanno ricevuto il bonus di 150 o 200 euro soddisfacevano i requisiti per averli. Chi dovrà restituirlo.

Bonus (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il bonus 200 euro e quello da 150 euro, destinati a lavoratori e pensionati come misura una tantum contro il caro vita, potrebbero essere revocati ad alcune categorie di persone che lo hanno percepito che saranno costrette a restituirli. Ciò vale non solo per i lavoratori dipendenti che ne hanno beneficiato pur non avendone diritto, ai quali verrà trattenuto in busta paga dal datore di lavoro, ma soprattutto per i pensionati.

Ciò è dovuto al metodo con cui questo bonus è stato elargito. Il pagamento è in fatti avvenuto d’ufficio, quindi senza che gli interessati potessero comunicare i redditi effettivamente percepiti nel 2021. In che modo quindi l’Inps ha individuato la platea dei beneficiari? Sui provvedimenti si legge “sulla base dei dati disponibili all’Ente erogatore al momento del pagamento”. Vediamo quindi quali sono i requisiti necessari al mantenimento del bonus e chi invece dovrà restituirlo.

Bonus: tutti i requisiti per non doverlo restituire

Bonus (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il decreto 50 del 17 maggio 2022 ha introdotto un’indennità una tantum del valore di 200 euro da corrispondere, come indicato nell’articolo 32 del provvedimento, a coloro che nel 2021 hanno percepito un reddito annuo non superiore a 35 mila euro e di 150 euro per coloro che hanno un reddito annuo entro i 2o mila euro.

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L’Inps ha provveduto al pagamento di queste indennità rispettivamente nei mesi di luglio e ottobre 2022 con una manovra d’ufficio, quindi senza che gli interessati potessero comunicare i redditi effettivamente percepiti nel 2021. Ciò ha fatto sì che non tutte le persone che hanno ricevuto il bonus ne avessero effettivamente diritto. Ora che è scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e sta per scadere il termine per il modello Red, l’Inps è in possesso dei dati aggiornati e potrà valutare caso per caso.

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In particolare:

  • Se il cittadino ha avuto nel 2021 un reddito inferiore a 20.000 euro mantiene il diritto a entrambi i bonus;
  • se il reddito è stato invece superiore a 20.000 ma inferiore a 35.000 euro, allora sarà solamente l’indennità da 150 euro a dover essere restituita;
  • Coloro che invece hanno avuto un reddito superiore a 35.000 euro, dovranno restituire entrambe le indennità.

Dunque si dovrà attendere il responso dei controlli dell’INPS per sapere se devi o meno restituire il bonus di 200 euro e l’indennità di 150 euro.

Nicole Beneventi