Il clacson è utilissimo quando ci troviamo in auto, per segnalare la nostra presenza o comunicare con gli altri. C’è un retroscena, però, da tenere in considerazione.
Lo utilizziamo spesso quando siamo in auto, per segnalare la nostra presenza agli altri automobilisti o altre necessità. sfortunatamente, ci sono molti che abusano del clacson, utilizzandolo più che altro per scaricare stress o tensione, diventando così molesti e chiassosi. Ciò che non tutti sanno, però, è che un uso scriteriato di questo strumento può essere sanzionato con delle multe salate, proprio per evitarne l’abuso.
E’ un retroscena del quale non tutti sono a conoscenza, ma su cui è necessario fare chiarezza, in modo da non trovarsi dalla parte del torto e soprattutto evitare di abusarne, magari quando ci sentiamo particolarmente stressati in mezzo al traffico cittadino. Il codice della strada lo ritiene infatti un “dispositivo di segnalazione acustica“, volto ad essere usato per segnalare, appunto, un pericolo per gli altri o i pedoni per strada.
Clacson, un retroscena parla chiaro: ecco quando si rischiano le multe
Il Codice della strada parla chiaro: “Deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale”. Inoltre, viene sottolineato quanto debba essere usato il più brevemente possibile. No, quindi, a strombazzamenti impazziti e prolungati, come invece spesso capita di sentire per strada, soprattutto in presenza di code e file piuttosto lunghe.
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Il suo uso è vietato, invece, proprio nei centri abitati, a meno che non ce ne sia assoluta necessità. Un retroscena inaspettato, vero? Quindi è consentito usare il clacson, ad esempio, per segnalare a un pedone la nostra presenza, ma così non si può dire ad esempio se lo utilizziamo per salutare un amico o avvisarlo che siamo sotto casa.
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Ma cosa rischia, chi trasgredisce a questa regola? Magari utilizzandolo dove è espressamente vietato, come in prossimità di residenze per gli anziani o ospedali? Ebbene, la multa non è proprio “leggerissima”: si va da un minimo di 42 Euro a un massimo di 172 Euro.