Se sei titolare di Partita Iva, potresti guadagnare 1500 euro netti al mese: questo modo sicuro al 100% viene già sfruttato da molti.
I guadagni della Partita Iva variano a seconda della sua tipologia: forfettaria o ordinaria. Tuttavia, in entrambi i casi, nel 2023 è possibile guadagnare 1500 euro netti al mese con un metodo al 100% sicuro.
Scegliere di non lavorare come dipendente e avviare una propria attività implica l’apertura di Partita Iva: l’azione deve essere valutata attentamente poiché comporta degli obblighi, delle responsabilità e dei costi da sostenere. Capiamo intanto come poter arrivare a guadagnare uno stipendio pieno pur operando da freelance.
Partita Iva: in questo modo puoi guadagnare 1500 euro netti al mese
Rispetto ad un lavoratore dipendente, il titolare di Partita Iva è decisamente penalizzato: si ritroverà a pagare tasse e contributi che variano se la Partita Iva è in regime forfettario o ordinario. A chi rientra nella prima tipologia, è applicata un’aliquota del 15% per ricavi entro gli 85mila euro. Sulla base di questi calcoli, per raggiungere uno stipendio netto di 1500 euro al mese, bisogna guadagnare almeno 1800-1900 euro, considerando anche i contributi previdenziali.
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Coloro che, invece, sono titolari di Partita Iva ordinaria, devono basare i loro calcoli su un’aliquota di tassazione Irpef in base agli scaglioni di reddito, sui contributi previdenziali da dover versare e sull’Iva al 22% che viene pagata dal committente e poi versata dal libero professionista. In quanto alle varie fasce di reddito, siamo sul 23% per chi rientra nei 15.000 euro annui, 25% per redditi fino a 28.000 euro, 35% per redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro e 43% per redditi che superano i 50.000 euro.
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Considerando queste percentuali, per guadagnare uno stipendio netto di 1500 euro al mese, un titolare di Partita Iva ordinaria deve incassare almeno 2200-2300 euro. Bisogna considerare anche l’iniziativa della flat tax entrata in vigore nel 2023. Si tratta di un sistema di tassazione con aliquota fissa al 15% applicata solo sull’incremento del reddito conseguito nel 2022, rispetto alla media dei guadagni conseguiti nei tre anni precedenti, quindi dal 2019 al 2021. La flat tax non è più valida oltre il limite di 40.000 euro annui.