In alcuni casi, secondo quanto previsto dal Codice della Strada all’articolo 202-bis, è possibile pagare le multe a rate: ecco come.
Ricevere una multa è l’incubo di tutti gli automobilisti. Infrangere quanto stabilito dal Codice della Strada, difatti, si traduce nella comminazione di una sanzione amministrativa che, in base al tipo di violazione commessa, può variare in termini economici e può essere accostata a quella della decurtazione dei punti o della sospensione o ritiro della patente. In determinati casi, esiste la possibilità di poter rateizzare la multa consentendo di essere, dunque, pagata in più soluzioni.
Tra le domande che gli automobilisti si pongono vi è quella se sia possibile pagare una multa rateizzandola. La risposta è sì. A stabilirlo è espressamente il Codice della Strada nell’articolo 202-bis. Questo dispone i vari requisiti per poter accedere alla rateizzazione di una sanzione pecuniaria che vi riportiamo di seguito.
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Oltre ai requisiti, l’articolo 202-bis del Codice della Strada, al comma 4, determina anche la tipologia di rateizzazione per la multa. Nel dettaglio, tenendo conto della situazione economica di chi fa richiesta e dell’importo della sanzione, questa può essere suddivisa:
Sempre al comma 4 si legge che ogni rata non può avere un importo non inferiore a 100 euro e ad esse verranno applicati gli interessi al tasso previsto dall’articolo 21, primo comma, del dpr 29 settembre 1973, n. 602, e successive modificazioni.
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Infine, il Codice della Strada indica a chi va inoltrata la richiesta di rateizzazione che varia in base a chi ha comminato la sanzione:
Una volta presentata il termine per l’accoglimento o il rigetto della domanda è di novanta giorni dalla presentazione.