Se vivi in un condominio, fai attenzione alle spese: c’è un retroscena che non tutti sanno

Le spese in condominio hanno varie funzioni: dal pagamento del portiere alla manutenzione dello stabile, ma c’è un dettaglio…

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Spese in condominio – Adobe – VostriSoldi.it

Vivere in un condominio significa abitare in un edificio o in un complesso di edifici, in cui le proprietà sono suddivise tra più proprietari. Questo tipo di abitazione comporta alcune responsabilità e obblighi per i condomini, tra cui la partecipazione alle spese comuni per la manutenzione dell’edificio e delle parti comuni (come l’ascensore, il cortile, il tetto, etc.), la gestione e l’amministrazione della proprietà e la convivenza con gli altri proprietari di unità immobiliari.

Inoltre, i condomini sono tenuti a rispettare le regole di convivenza e le norme di comportamento all’interno dell’edificio, come ad esempio il divieto di fare rumore eccessivo durante determinati orari, il rispetto della pulizia e dell’igiene delle parti comuni, e la regolamentazione dell’utilizzo degli spazi esterni. Ma in pochi sono a conoscenza che in realtà esiste un piccolo retroscena sul pagamento delle spese…

Spese in condominio? Il dettaglio nascosto

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Condominio – Adobe – VostriSoldi.it

L’amministratore presenta all’assemblea condominiale il bilancio consuntivo e il piano di ripartizione delle spese condominiali, che viene approvato annualmente. In caso di inadempienza da parte di un condomino, il documento presentato dall’amministratore può essere sufficiente per richiedere al giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo, senza dover attendere l’approvazione del bilancio. Inoltre, l’amministratore può avviare azioni esecutive per il recupero dei crediti nei confronti del condomino inadempiente.

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Il regolamento condominiale stabilisce le modalità e le scadenze per il pagamento delle quote millesimali da parte dei condomini. Tuttavia, non esiste una disposizione di legge che indichi un termine minimo per il pagamento delle spese condominiali. Per evitare che l’amministratore o l’assemblea condominiale richiedano un decreto ingiuntivo, il condomino deve regolare la sua posizione in tempi ragionevoli. Tuttavia, la legge prevede che i debiti di spese condominiali prescrivono dopo 5 anni dalla scadenza, al di là dei quali non possono più essere recuperati né tramite azione giudiziaria, né dall’amministratore.

Il debito del condomino si accumula annualmente quando l’assemblea condominiale approva il bilancio e si rinnova ogni anno. Indipendentemente dalla periodicità della riscossione delle quote, che può essere mensile, bimestrale o trimestrale, il condomino ha l’obbligo di pagare la sua quota subito dopo l’approvazione del bilancio, a meno che il regolamento condominiale non stabilisca una scadenza specifica. Non è necessario inviare una raccomandata per il pagamento delle spese condominiali e l’amministratore può richiedere un decreto ingiuntivo senza avvisare il condomino inadempiente.

Inquilino non paga le spese del condominio? Interviene l’amministratore

Nel caso in cui il condomino non adempia alla sua obbligazione di pagamento, l’amministratore può prendere dei provvedimenti. Al fine di evitare la ridistribuzione delle spese tra gli altri condomini, può inviare un sollecito o una lettera di diffida con messa in mora. Tali azioni solitamente precedono l’emissione del decreto ingiuntivo.

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Il sollecito rappresenta una richiesta amichevole di pagamento e viene concesso al condomino un periodo di quindici giorni per saldare il debito. Qualora il sollecito non venga preso in considerazione, l’amministratore può optare per l’invio della diffida, con la quale si avvisa il condomino che non saranno emessi ulteriori avvisi. Se anche la diffida non ottiene risultati, l’amministratore può intraprendere azioni legali, tra cui l’emissione del decreto ingiuntivo.

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