Può capitare per tutta una serie di motivi di trovarsi a pagare il bollo auto con un certo ritardo. Cosa succede in questi casi? Quali i rischi?
Il bollo auto è uno dei tanti pagamenti che una persona proprietaria di un veicolo è tenuta a fare per legge. Si tratta di una somma di denaro da pagare annualmente alla scadenza, e che non deve mancare in alcun modo. La vita, tuttavia, spesso regala imprevisti, e può capitare che per diversi motivi non si riesca a saldare il bollo auto per tempo. Cosa accade, allora, in questi casi, e quali sono i rischi che si corrono?
Intanto dobbiamo fare una distinzione tra il cosiddetto primo bollo o quello per auto usate. In caso di auto nuova, la tassa va pagata con l’immatricolazione, mentre il discorso è diverso nel caso la si prenda da un rivenditore di auto usate o da un privato. E’ bene sapere, però, che in caso di ritardo o mancato pagamento, si rischiano sanzioni molto salate e nella peggiore delle ipotesi anche di pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Bollo auto: ritardi il pagamento? Ecco cosa ti può succedere
Ci sono termini entro i quali mantenersi se non si effettua il pagamento del bollo auto per tempo: in caso ad esempio di nuovo acquisto, deve essere effettuato entro il mese di immatricolazione, ma qualora questa sia stata eseguita negli ultimi 10 giorni del mese, appunto, si può fare entro la fine del mese successivo.
Diverso il caso se si acquista un veicolo da un rivenditore: in questo caso è il vecchio proprietario, in presenza di bollo scaduto, a dover effettuare il pagamento. Se invece si tratta di un privato, si procederà a pagare la tassa seguendone i normali termini di scadenza.
E nel caso ci si ritrovasse a pagarlo in ritardo, bisogna considerare come la tolleranza prevista sia della fine del mese successivo. Passato questo tempo, se il saldo avviene nei 14 giorni successivi, verrà applicato un aumento al giorno dello 0,1% della somma, entro 30 del 1,5%, da 30 a massimo 90 giorni l’1,67% e oltre questo termine del 3,75%.