Eredità giacente: cosa significa per gli eredi e quali sono le conseguenze

Nel caso in cui, gli eredi di una persona defunta non accettano l’eredità o non possiedono i requisiti per farlo si parla di “eredità giacente”: cosa dice la legge in merito.

Eredità giacente cosa tratta legge
Testamento (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Quando una persona muore si apre la questione dell’eredità, ossia il patrimonio di cui era titolare il defunto al momento del decesso. Questo, secondo quanto stabilito dalla legge, verrà devoluto ai parenti più stretti della persona deceduta che vengono definiti eredi.

Ovviamente tale circostanza si verifica quando non è stato redatto un testamento, documento in cui il defunto ha espresso le proprie volontà sul patrimonio posseduto. Nel momento in cui gli eredi non accettano o non hanno ancora aperto la successione si apre la cosiddetta “eredità giacente”. Questa è regolata dal Codice Civile.

Eredità giacente, di cosa si tratta e quando avviene: cosa prevede la legge

Eredità giacente cosa tratta legge
Documento (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Il codice civile regolamenta la questione legata all’eredità, ossia tutto il patrimonio (beni mobili, immobili, diritti reali o denaro) posseduto da una persona defunta. Se quest’ultimo ha redatto un testamento, i beni verranno devoluti alle persone indicate nel documento, in caso contrario agli eredi, ossia i parenti più stretti, come ad esempio il coniuge, i figli, i fratelli, le sorelle etc..

Per entrare nella titolarità di un patrimonio, avendone diritto, l’ordinamento italiano prevede l’istituto giuridico della successione. Nel caso in cui quest’ultima non sia stata ancora aperta o gli eredi decidono o non sono in grado di accettare il patrimonio si parla di “eredità giacente”. Questa è disciplinata dal codice civile agli articoli 528 e seguenti.

In questo caso, si procede con la nomina di un curatore dei beni ereditari sino a quando non venga accettata l’eredità o, in caso di mancata accettazione, venga devoluta allo Stato. Come specificato all’art.528 del c.c., la nomina sarà a cura del cancelliere e verrà “iscritta nel registro delle successioni”.

Una volta incaricato, il curatore dovrà provvedere all’inventario del patrimonio ed è obbligato ad amministrarlo rendendo conto nei dettagli di tale amministrazione. Inoltre, attraverso l’autorizzazione del tribunale, potrà provvedere all’estinzione dei debiti contratti dalla persona defunta.

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