Assegno scoperto: cosa significa e quali sono le (possibili) conseguenze

Emettere un assegno scoperto non è mai una buona idea, poiché ci possono essere conseguenze molto pesanti. Vediamo di quali si tratta.

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Un assegno (Canva) – VostriSoldi.it

Può capitare di trovarsi in particolare difficoltà economica, ed emettere un assegno scoperto, magari non rendendoci conto che sempre in quel lasso di tempo avremmo avuto altre spese da affrontare. Ciò può comportare l’emissione di questo titolo che non può essere riscosso dal nostro creditore, che una volta in banca si sente informare come non possa riscuotere quanto dovutogli. Un problema non da poco, poiché le conseguenze sono molto pesanti.

Benché oggi il libretto degli assegni venga utilizzato sempre meno e in particolare da chi ha un’attività commerciale, usandolo per pagare i fornitori, ad esempio, è un mezzo da utilizzare per i pagamenti che di solito viene dato dalla banca dove abbiamo il conto corrente, assieme al bancomat e nel caso anche alla carta di credito. Un modo per pagare a cui dobbiamo prestare molta attenzione, perché nel caso non ci siano fondi disponibili per saldare quanto dovuto, ciò comporterà non pochi disagi al suo titolare.

Assegno scoperto: ecco le  conseguenze se ne emetti uno

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Un assegno (Canva) – VostriSoldi.it

Nel momento in cui la banca si rende conto di avere a che fare con un assegno scoperto, la prima cosa che farà sarà di contattare il titolare del conto e richiedere di coprirne l’importo, maggiorandolo di interessi e penale. Nel caso che ciò non avvenga, proverà a fare un secondo tentativo di coprire l’importo, non dovesse riuscirci, procederà a protestarne il proprietario, con danni di non poca entità.

In soli 10 giorni, infatti, il nominativo sarà pubblicato nel registro apposito della Camera di Commercio, inoltre verrà emessa la relativa sanzione pecuniaria e nel caso la somma fosse superiore a 2582 Euro, la persona non potrà emettere assegni bancari o postali per un periodo da 2 a 5 anni. Fatto non da poco, risulterà anche segnalato alla Centrale Rischi.

Nel caso si venga protestati, si avranno 60 giorni per coprire quanto dovuto maggiorato di penale interessi e spese legali. Si potrà poi richiedere tramite ricorso di essere riabilitati, con conseguente cancellazione dal registro apposito.

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