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Partite Iva, i sussidi che si possono richiedere: i dettagli

Ecco tutte le agevolazioni e i sussidi che possono richiedere i titolari di Partite Iva. Agevolazioni che non tutti i liberi professionisti conoscono.

Lavoratori (Canva) – VostriSoldi.it

I lavoratori autonomi, titolari di Partite Iva, devono pagare le tasse separatamente rispetto ai dipendenti pubblici e privati, che si ritrovano invece la detrazione di quanto dovuto direttamente in busta paga calcolato dal datore di lavoro. Inoltre, non hanno diritto a tredicesima o quattordicesima e non possono godere di alcuni privilegi rispetto alle altre categorie di lavoratori. Ciò non toglie che anche loro abbiano diritto ad alcuni sussidi.

Aiuti che non tutti i liberi professionisti conoscono ma in grado di risultare fondamentali per arrivare alla fine del mese, in particolare se i guadagni non sono molti come un profano potrebbe immaginare. Vediamo allora di cosa si tratta e come si possono richiedere, oltre ai requisiti fondamentali da possedere per poterne beneficiare: sono più di quanto uno potrebbe immaginare!

Partite Iva: questi sono i sussidi a cui hanno diritto i liberi professionisti

Calcoli fiscali (Canva) – VostriSoldi.it

Anche per l’anno 2023 è stata confermata l’ISCRO, ovvero l’indennità per continuità reddituale e operativa. È pensata per gli autonomi che lavorano in studi associati o appartenenti alla Gestione Separata esercitanti una professione legata alle arti e professioni in modo continuativo. C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare domanda all’INPS da parte degli interessati. Può essere richiesta una sola volta nel triennio 2021-2023 ed è del 25% con minimo di 250 Euro e massimo di 800 Euro.

Disponibili pure i bonus baby sitter e centri estivi così come il Sostegno per l’Inclusione Attiva sono disponibili per i lavoratori autonomi, previo controllo della situazione patrimoniale. Inoltre questi lavoratori possono chiedere l’Indennità di maternità o paternità prevista per chi fa parte della Gestione Separata.

Infine, le Partite Iva potranno fruire del bonus psicologo così come gli altri lavoratori a patto di non superare un reddito di 50.000 euro annuali. Ciò vale per chi ne ha fatto domanda entro il 24 ottobre dell’anno scorso: in tal modo potranno utilizzare un buono di 50 Euro su ogni seduta del professionista, fino a alla somma massima stabilita per legge per la misura per questo 2023.

Amanda Merli