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Case, terreni e giardini: come pagare meno tasse

Esistono degli accorgimenti da poter mettere in pratica per pagare meno tasse quando si è proprietari di un immobile di un terreno o un giardino.

Casa (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Possedere un immobile comporta numerose spese che non riguardano solo i costi di gestione. Parliamo, difatti, di tasse come ad esempio l’Imu, o la Tari. Queste vengono calcolate in base alle dimensioni dell’immobile e ai componenti del nucleo familiare.

Esiste, però, qualche accorgimento che permetterà ai proprietari di poter ridurre le spese legate al pagamento delle tasse che vanno assolutamente versate per non incorrere nella cosiddetta “evasione fiscale” che comporta pesanti sanzioni che possono variare da caso a caso.

Tasse, qualche consiglio per risparmiare

Terreno (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

In un periodo di crisi economica, il pagamento delle tasse pesa sulle tasche degli italiani, soprattutto per i proprietari di immobili. Quest’ultimi sono, difatti, chiamati a versare l’Imu, quando si possiedono più proprietà, la Tari e la Tasi, rispettivamente la tassa sui rifiuti e quella sui beni indivisibili. Sono calcolate in base ai componenti del nucleo familiare, ma anche in base alla metratura dell’immobile stesso.

Non è possibile esimersi da tale pagamento, considerato che si rischiano pesanti sanzioni. Si può, però, provare ad utilizzare qualche accorgimento per risparmiare. Ma come? Secondo quanto riporta la redazione di Business Online, per risparmiare sull’Imu si può optare per dare in comodato d’uso una seconda abitazione per esempio ad un figlio: la legge prevede che in questa casistica si applica una riduzione della metà dell’imposta. Questo se si verificano, però, determinate condizioni:

  • la registrazione all’Agenzia delle Entrate del regolare contratto di comodato d’uso gratuito;
  • l’abitazione deve diventare principale per chi riceve il comodato;
  • il genitore deve essere residente e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui è sito l’immobile;
  • il genitore deve possedere massimo due immobili ad uso abitativo nello stesso Comune;
  • l’immobile non deve rientrare tra beni di lusso o di pregio.

In alternativa, si può optare anche per intestare la casa al figlio, in questo caso l’Imu non verrà pagata dal nuovo proprietario sempre se si tratta di prima abitazione.

Per Tari e Tasi si potrebbe, invece, sempre rispettando la legge di ridurre il nucleo familiare come ad esempio quello di far uscire dal nucleo familiare un figlio che magari vive altrove, semplicemente attraverso il cambio di residenza.

Sempre per quanto riguarda l’Imu e le altre tasse, si può risparmiare, nei casi previsti dalla legge, all’abbassamento della rendita catastale. Nello specifico, quando si ha una modifica della dimensione dell’immobile o un cambio di destinazione d’uso. Per farlo bisognerà rivolgersi agli uffici competenti.

Per quanto riguarda i terreni, non è previsto il pagamento dell’Imu, a meno che non si tratti di terreni agricoli e boschivi. Anche per i giardini non è prevista l’imposta ad eccezione per quelli accatastati in maniera autonoma.

Per i casi in quei è prevista l’Imu si potrebbe optare per la Piccola Proprietà Contadina, una situazione in cui il lavoratore coincide con l’imprenditore che prevede una serie di agevolazioni fiscali.

Marco Sparta