Dichiarazione dei redditi 2023: attenzione, queste voci possono essere sbagliate

Tra poche settimane sarà tempo di iniziare a preparare la dichiarazione dei redditi. Meglio tuttavia fare attenzione a non sbagliare queste voci.

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Calcoli fiscali (Canva) – VostriSoldi.it

A partire dai primi di maggio i lavoratori dipendenti e i pensionati avranno la possibilità di scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il modello 730 2023 precompilato. Si tratta di una dichiarazione dei redditi già compilata in automatico che, per quanto possa risultare comoda, può nascondere delle insidie a causa di alcune voci. Proprio quest’ultime andrebbero controllate con molta attenzione, per evitare di pagare di più di quanto dovuto allo Stato.

Il 730 è il modello che devono compilare tutti i cittadini che hanno un lavoro di tipo dipendente, da presentare entro il 2 ottobre prossimo. I lavoratori autonomi, invece, dovranno usare il modello Redditi Persone Fisiche, presentandolo entro il 30 novembre. Compilare le voci nel modo giusto e accertarci della loro correttezza è quindi basilare, poiché ciò potrebbe portare anche a multe molto salate.

Dichiarazione dei redditi: controlla con attenzione queste voci

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Calcoli fiscali (Canva) – VostriSoldi.it

Tra le voci che potrebbero riportare informazioni errate, nel 730, troviamo quelle riportate nel quadro E dedicato alle spese detraibili. Questo poiché non sempre si trasmettono queste informazioni correttamente all’Agenzia delle Entrate, ci sono poi le spese per mutui o ristrutturazioni edilizie, in questo caso a causa della trasmissione non sempre corretta del finanziamento ottenuto.

Da controllare con attenzione anche le spese per colf e badanti e quelle relative all’assegno di mantenimento dell’ex coniuge. Anche quelle di fabbricati o terreni potrebbero presentare dati discordanti, in quanto se gli importi relativi agli affitti del 2021 sono cambiati, non sempre vengono aggiornati, così come quelli degli affitti brevi, se non comunicati dall’eventuale intermediario immobiliare.

Inoltre, meglio verificare anche quello relativo al superbonus 110%, in quanto di solito appare nel foglio informativo ma non nella dichiarazione. Le tasse scolastiche, poi, spesso non sono inserite nel modello precompilato, quindi è bene prestarci attenzione, così come alle erogazioni alle Onlus, poiché quest’ultime possono scegliere se comunicarlo all’Agenzia o meno, in  quanto facoltativo e di conseguenza potrebbe non apparire nel vostro modello. Chiaro, quindi, come ciò potrebbe comportare a un importo decisamente maggiore rispetto a quanto dovuto.

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