Attento a queste date se non vuoi rischiare di pagare il Canone Rai più di quanto dovresti. Questi i giorni da segnare in calendario.
Il canone d’abbonamento Rai è una tassa che tutti noi siamo tenuti a pagare se in possesso di un apparecchio televisivo. In passato si pagava tramite un bollettino in un’unica soluzione, ma con il Governo Renzi si è passati a un addebito sulla bolletta dell’energia elettrica. Un sistema ideato per contrastare la forte evasione registrata fino a quel momento, partendo dal presupposto che chi fosse titolare di una linea elettrica lo fosse anche di una tv.
La somma di 90 Euro, oggi viene divisa in 10 rate da 9 Euro ciascuna, di solito presenti bimestralmente in bolletta, quindi con una voce di 18 Euro ogni due mesi. Una somma non eccessiva ma che, per alcuni nuclei familiari a basso reddito o persone in difficoltà, può fare la differenza. Ci sono alcuni modi per non pagare il canone Rai, tuttavia, in modo assolutamente legale. Vediamo di quali si tratta.
Canone Rai: le categorie che hanno diritto all’esenzione e le date da tener d’occhio
Tra le categorie che possono richiedere l’esenzione presentando domanda, troviamo gli ambasciatori, i diplomatici e i dipendenti delle forze armate NATO. Inoltre, anche i rivenditori e i riparatori possono richiederlo, così come i militari delle nostre Forze Armate per i luoghi pubblici e le persone con più di 75 anni di età e un reddito non superiore agli 8.000 Euro annui.
Per questi ultimi il termine per richiedere l’esenzione per i 12 mesi è fissato al 2 maggio, mentre per i restanti 6 al 31 luglio. Discorso diverso, invece, per chi non possiede un televisore e di conseguenza non è tenuto al pagamento. In questo caso la data fissata per inviare la domanda sul sito dell’Agenzia delle Entrate era il 31 gennaio.
Tuttavia, qualora la si fosse saltata, si potrà ripresentarla per i 6 mesi residui entro il 30 giugno prossimo. Meglio segnarsi quindi la data in calendario, per evitare di effettuare un pagamento inutile e non da poco, visto che si tratta di quasi 100 Euro annui. Nel caso non si possedesse un pc o smartphone da dove inviare richiesta, lo si potrà fare anche attraverso raccomandata.