Amazon, stanno per tornare le spese di spedizione? Cosa cambierà

Una notizia che mette in allerta i tanti clienti di Amazon. Con il servizio Prime le spese di spedizione sono incluse. E se dovessero tornare?

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Logo di Amazon (Facebook) – VostriSoldi.it

Sono milioni le persone che ogni giorno comprano su Amazon. La società di Jeff Bezos permette di acquistare praticamente di tutto, spesso a prezzi inferiori a quelli di mercato e con spese di spedizione incluse per gli abbonati al servizio Prime. Questa opzione è molto comoda e dà dei privilegi a chi la sceglie non indifferenti, incluso l’arrivo del pacco in tempi inferiori al normale. Naturale, quindi, che in molti la scelgano.

Fondata nel 1994 come società di vendita di libri a domicilio, ben presto Amazon ha esteso la sua offerta, allargandosi anche ai videogiochi e i cd. Oggi sul suo sito si può trovare di tutto, e addirittura fare la spesa facendocela portare a domicilio, anche nel caso di prodotti freschi. Chi ha Prime ha sempre potuto contare sulla spedizione gratuita, ma ora si parla sempre più spesso di un ritorno di queste spese. Cosa c’è di vero?

Amazon: perché si parla di un ritorno delle spese di spedizione

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Pacchi di Amazon (Facebook) – VostriSoldi.it

Come rivelato di recente da Il Corriere della Sera, Amazon sarebbe orientata ad approvvigionarsi di alcuni prodotti direttamente dalle case produttrici. “Come ogni azienda, rivediamo regolarmente il nostro approccio all’approvvigionamento dei prodotti con l’obiettivo di controllare i costi e mantenere i prezzi bassi per i clienti. Continueremo a rifornirci di prodotti da grossisti e distributori se questi sono proprietari del marchio o hanno diritti di distribuzione esclusiva” ha spiegato in una nota, sottolineando di aver dato un preavviso di due mesi.

Ciò potrebbe ripercuotersi sui clienti, che potrebbero veder tornare le spese di spedizione, anche se da Amazon fanno sapere che almeno per il momento la gratuità delle stesse non sarebbe in pericolo. Tuttavia, Paola Marziario, CEO di BrandOn Group non è così convinta.

“O ci sarà minore scelta di prodotti o i seller metteranno in aggiunta al costo del prodotto le spese di spedizione, che l’utente dovrà dunque pagare a parte”. Uno scenario che si comprenderà bene solo tra qualche mese.

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