Come ridurre l’IMU tramite un semplice (e legale) escamotage burocratico

A breve ci sarà la prima scadenza dell’acconto IMU, ma non tutti sanno che c’è un modo per poter pagare meno la tassa sulla casa, con un escamotage legale. Ecco come fare in pochi e semplici passaggi.

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Risparmio (Canva) – VostriSoldi.it

L’IMU è l’Imposta municipale unica che deve essere pagata da tutti i cittadini proprietari di un bene immobile. La scadenza per il suo acconto è fissata per il prossimo 16 giugno, e naturalmente molti vorrebbero poterla diminuire e cercano in ogni modo, legale, perlomeno di poterla rendere meno ingente. Non tutti sanno che tale metodo esiste a patto che ci siano alcuni requisiti da rispettare.

Si tratta di una riduzione non da poco, ed è una possibilità stabilita per legge dall’articolo 1, comma 747 dalla 160/2019. Si tratta della legge di Bilancio 2020, con la quale è entrata in vigore la nuova imposta. Come funziona, e come poter beneficiare senza incorrere in problemi di tipo legale?

Come avere una riduzione del 50% sull’IMU da pagare annualmente

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Per poter pagare addirittura la metà di quanto dovuto all’anno, si può ricorrere a un comodato d’uso gratuito. Si tratta di una formula di solito usata dai genitori proprietari di una casa che decidono di metterla a disposizione dei figli, in modo tale da non far pagare loro nulla. In questo caso, si ha diritto a vedersi ridotta del 50% l’IMU.

Anche in questo caso, tuttavia, ci sono dei requisiti da mantenere per poter avere tale beneficio. I parenti devono essere di primo grado in linea retta, l’immobile non deve essere di lusso e devono inoltre utilizzarla come abitazione principale. Inoltre il comodato d’uso deve essere regolarmente registrato, pena il decadimento della misura. In caso di decesso del comodatario, il contratto potrà passare al coniuge in presenza di figli minorenni.

Ma non è finita qui, poiché anche il proprietario deve avere alcuni requisiti: oltre a possedere una sola altra casa oltre a quella principale, dovrà avere domicilio e residenza nella stessa città o paese in cui è situato l’immobile dato in comodato. A dover pagare la relativa IMU, sarà il proprietario, mentre non spetterà ai figli. Questa agevolazione non è prevista nel caso di nonni che lascino casa ai nipoti.

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