Arrivano nuove direttive dalla Comunità Europea in merito agli elettrodomestici e dispositivi elettrici ed elettronici: non ci sarà più lo stand-by.
Oggi le nostre case sono piene di elettrodomestici che utilizziamo quotidianamente e dei quali non riusciremmo più a fare a meno. Basti pensare al frigorifero, la lavatrice o la televisione. Tutti apparecchi che rimangono accesi spesso e volentieri, in particolare il primo o il terzo. Questo porta a un consumo di energia elettrica notevole, che si riflette sui costi a fine mese, e può capitare che non ci si renda nemmeno conto di averli accesi.
Capita infatti che elettrodomestici come televisori, macchine per il caffè o microonde vadano in stand-by, ovvero si mettano “in riposo”, pur continuando a sprecare una minima parte di elettricità. Ora l’Unione Europea ha deciso di metterci un freno, emanando nuove direttive che andranno a cambiare il loro uso quotidiano. Vediamo di cosa si tratta.
Comunità Europea: arrivano nuove direttive sullo stand-by degli elettrodomestici
La Commissione UE ha stabilito nuovi paletti per i produttori di modem, pc, televisori, console per giochi e lavatrici, volti a ridurre drasticamente il consumo energetico quando vanno in stand-by. Da qui a due anni i prodotti in commercio sprovvisti di schermo dovranno avere una potenza in stand-by massima di 0,50 W, mentre per quelli con display potrà essere dello 0,80 W, aumentabile fino a 1 W per le asciugatrici, note per consumare parecchio.
Questa misura, stando agli esperti di Bruxelles, porterà entro il 2030 a un risparmio di energia annuo di 4 TWh, ovvero una riduzione di 1,36 milioni di tonnellate in CO2 che significherà un risparmio annuale in bolletta di 530 milioni di Euro. Un risultato notevole e del quale potremo beneficiare tutti in termini di salute e ambiente.
Stando alle stime Ue, ogni anno vengono venduti circa 800 milioni di elettrodomestici e apparecchi elettrici, che proprio grazie alla funzione stand-by consumano anche se apparentemente spenti. Si tratta di norme già contenute parzialmente nel regolamento Ecodesign, e ora aggiornate ai nuovi ritrovati tecnologici, sempre più presenti nelle nostre case. Ciò permetterà, sperano dalla CE, che i cittadini divengano più consapevoli in materia di consumo.
