WhatsApp e Telegram, rischio alto: la nuova truffa ti lascia senza soldi

Una nuova truffa riguardante l’Inps sta circolando nelle ultime settimane facendo decine di vittime: per questa ragione l’Istituto di Previdenza ha pubblicato un avviso.

Truffa WhatsApp Telegram Inps
WhatsApp (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Ogni giorno si sente parlare sempre di più di truffe online con decine e decine di malcapitati che spesso hanno visto i propri correnti derubati. Alcuni malviventi, difatti, hanno elaborato delle tecniche per sottrarre agli utenti i dati dei conti o delle carte riuscendo in pochi minuti poi a svuotarli in parte o in totale.

Tra gli ultimi raggiri, uno è aumentato sensibilmente nelle ultime settimane, tanto che l’Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è intervenuto rivolgendosi ai contribuendo invitandoli a prestare attenzione.

Inps, nuova truffa su WhatsApp, Telegram, Signal e WeChat: l’avviso a prestare attenzione

Truffa WhatsApp Telegram Inps
Inps (cineberg – Adobe Stock) – Vostrisoldi.it

Attenzione! Inps non ha profili istituzionali attivi sulle piattaforme di messaggistica istantanea: WhatsApp, Telegram, Signal e WeChat. Raccomandiamo, dunque, agli utenti di prestare particolare attenzione ai messaggi che arrivano da falsi profili che potrebbero essere finalizzati anche ad attività fraudolente”. Questa la nota pubblicata, lo scorso 28 marzo, sul proprio sito dall’Istituto di Previdenza in merito alle ultime truffe che avrebbero preso di mira diverse persone negli ultimi tempi.

Nello specifico, alcuni malfattori, fingendosi l’Inps, invierebbero dei messaggi su queste applicazioni di messaggistica istantanea segnalando uno specifico problema o anomalia. Poi, si chiederebbe all’utente di cliccare su un link, contenuto nel messaggio, per la risoluzione di questa problematica. Nel caso in cui, il malcapitato dovesse cliccare sul link in questione, si aprirà un terzo sito attraverso il quale i truffatori potrebbero entrare in possesso dei dati personali dell’utente e, magari da remoto, accedere alle applicazioni dei conti correnti.

Non si tratta, purtroppo, di episodi unici: nei mesi scorsi era stata già denunciata da molti utenti un raggiro praticamente identico, ma in quell’occasione i malviventi avevano utilizzato un’email chiedendo sempre di cliccare su un link.

L’invito, dunque, è quello di prestare sempre attenzione e verificare che i messaggi o email ricevute provengano da profili o numeri ufficiali, soprattutto quando viene richiesto di cliccare su link esterni o di inviare i propri dati o le proprie credenziali bancarie.

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