Busta paga: se lo stipendio è inferiore ai 2.692 ci saranno cambiamenti da maggio

Busta paga: se lo stipendio è inferiore ai 2.692 ci saranno cambiamenti dal mese di maggio. Tutto quello che devi sapere su questo argomento così complicato

Busta paga, ci saranno dei cambiamenti
Busta paga (canva) vostrisoldi.it

Chi ha una busta paga inferiore a 2692, potrebbe ricevere un nuovo aumento sullo stipendio. Ci sono alcune indiscrezioni che rivelato che, il taglio del cuneo fiscale annunciato con il Documento di economia e finanza, sarà confermato con un decreto che verrà poi stabilito dal Consiglio dei ministri ovvero tra qualche settimana.

Va decisa però la misura dello sgravio contributivo che si aggiungerà a quello che è stato già introdotto dalla legge di Bilancio 2023 che equivale a 3% per le buste paghe che vanno al di sotto dei 1923 euro mentre il 2% per chi supera questa sogna. Questi importi però vanno presi in considerazione al lordo delle tasse.

Busta paga: ci saranno dei cambiamenti in base agli stipendi

Busta paga, ci saranno dei cambiamenti
Busta paga (canva) vostrisoldi.it

Tutte le buste paga che hanno un importo inferior ai 2692 sono riferite al periodo che va dal primo giorno del mese dell’anno all’ultima. In tutto questo è compresa anche la tredicesima e un bonus che, a seconda dello stipendio, può essere più o meno alto.

Stiamo parlando del bonus contributi, si tratta di uno sgravio contributivo che è stato introdotto dal nuovo governo della Meloni e ha lo scopo di ridurre il cuneo fiscale. Per chi non lo sapesse, si tratta della differenza che c’è tra l’importo lordo e quello netto dello stipendio che percepite.

Al contrario di intervenire sull’Irpef, si è preferito invece decidere sulla quota di contributi a carico del lavoratore, facendo in modo che chi percepisce uno stipendio che va al di sotto della soglia dovrà versare più o meno dei contributi all’Istituto Nazionale Previdenziale Sociale. Però potete stare tranquilli perché tutto questo non avrà conseguenze sulla pensione dal momento che la quota di contributi mancante peserà sulle spalle appunto dell’INPS.

Nonostante venga applicato da un po’ di mesi da tutte le aziende, sono in molti a non riuscire a comprendere le conseguenze dal momento che l’importo potrebbe non essere così rilevante da passare sotto la lente di ingrandimento.

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