2 per mille: sai a chi vanno i tuoi soldi? Dovresti saperlo

Quando fai la dichiarazione dei redditi puoi scegliere quale percentuale della tua IRPEF devolvere. La più bassa è il 2 per mille ma sai a chi va?

2 per mille: sai a chi vanno i tuoi soldi?
Dichiarazione redditi (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Oltre alla trepidazione, c’è sempre grande confusione quando alla fine dell’anno si deve fare la dichiarazione dei redditi. Non è semplice scegliere a chi destinare una quota della propria IREPF, cioè quell’imposta che ogni persona deve pagare sui propri redditi da lavoro dipendente. Forse non lo sapevi ma in fase di dichiarazione puoi decidere che questa tassa, comunque da pagare, anziché andare allo Stato venga versata ad altri soggetti.

Non si tratta di una grossa somma ma di una piccola percentuale, calcolata con il 2 per mille, oppure il 5 o l’8 per mille. Il punto però è che per molti è complicato scegliere perché non si conosce chiaramente di cosa si tratta e, soprattutto, a chi sono destinate queste quote: quali tipologie di associazioni, istituti, organi possono beneficiarne, insomma. Prendiamo la più bassa di queste, il 2 per mille: se lo scegli, a chi vanno i tuoi soldi?

2 per mille: a chi vanno i tuoi soldi

2 per mille: sai a chi vanno i tuoi soldi?
2 per mille (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Chiunque percepisca un reddito è tenuto a pagare l’Irpef ma può liberamente decidere che una quota non debba tornare nelle casse dello Stato ma aiuti a finanziare enti o soggetti in cui crede. Molti scelgono il 2 per mille, la percentuale più bassa. Istituita dal governo di Enrico Letta nel 2013 e poi approvata l’anno successivo, questa misura prevede l’assegnazione della quota dell’IRPEF a due principali tipologie di soggetti.

Da un lato ci sono i partiti politici iscritti nel registro dei partiti che abbiano fatto richiesta di essere ammesse alla ripartizione: si tratta di un modo insomma in cui ogni cittadino può fornire un contributo alla propria fazione politica di riferimento, utile soprattutto in periodo di elezioni e campagna elettorale.

Dall’altra parte, il tuo 2 per mille può anche essere destinato ad associazioni culturali iscritte all’elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministro ed esistenti da almeno 5 anni. Devolvere il 2 per mille non è per nulla difficile: basta mettere la propria firma e il codice fiscale dell’associazione scelta o i dati del partito a cui si vuole destinare la quota e il gioco è fatto.

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