Novità riguardo l’assegno di inclusione, la misura che dovrebbe andare a sostituire il Reddito di Cittadinanza: tutti i requisiti e le istruzioni per l’uso.
Il Reddito di Cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà introdotta nel 2019 dal Governo Conte, è ufficialmente andato in pensione. A sostituirlo, in parte, l‘assegno di inclusione, introdotto dal Governo Meloni, che sarà operativo dal 1° gennaio 2024. Abbandonate quindi ufficialmente l’ipotesi di MIA, la Misura di Inclusione Attiva, di cui si è tanto vociferato in questi mesi.
Durante la seduta del Consiglio dei Ministri del 1° maggio sono stati discussi i termini che andranno a disciplinare questa nuova misura. Come per il Reddito di Cittadinanza sono previsti requisiti specifici, anche legati all’Isee, per poter accedere al sussidio. Vediamo dunque tutte le novità legate all’assegno di inclusione e soprattutto chi ne può fare richiesta.
Assegno di inclusione: istruzioni per l’uso
Il nuovo assegno di inclusione è una misura di contrasto alla povertà, che prevede un sussidio economico erogato solamente in favore dei nuclei familiari con almeno una persona minorenne, disabile oppure over 60. Questi sono in requisiti base per l’ottenimento dell’assegno a cui va aggiunto il rispetto di ulteriori condizioni, che non sono le stesse che valevano per l’Rdc.
I richiedenti devono infatti soddisfare alcuni requisiti relativi a cittadinanza, residenza e permesso di soggiorno, nonché alcune condizioni economiche. L’Isee che permette l’accesso alla misura è fissato a 9.360 euro. I richiedenti dovranno inoltre avere un reddito familiare sotto la soglia dei 6mila euro annui (circa 500 euro al mese), moltiplicati per una scala di equivalenza.
Nel calcolo però vanno conteggiate anche le pensioni o i compensi derivanti dal lavoro sportivo in ambito dilettantistico. Limitazioni anche per quel che riguarda il patrimonio immobiliare: questo può ammontare al massimo a 30mila euro a esclusione dell’abitazione famigliare.
Non è permesso neppure il possesso di certi mezzi di trasporto: auto con oltre 1.600 di cilindrata o moto oltre i 250cc. La durata massima dell’assegno sarà 18 mesi, rinnovabili poi per un ulteriore anno. Per i datori di lavoro che impiegano coloro che beneficiano dell’assegno di inclusione ci saranno dei bonus cosiddetti assunzione, per favorire l’occupazione.