Usucapione, cos’è e quando non può essere valido

Usucapione, una pratica molto conosciuta e diffusa in tutto il mondo ma di cui forse non conoscevamo il termine: cos’è e quando non può essere valido

Molto spesso può capitare di credere che per conseguire l’usucapione non serva altro che possedere un bene per un certo periodo di tempo, e questo termine di solito è di circa 20 anni. Certo, in linea di massima questo è vero, ma in realtà ci sono anche tanti altre condizioni che devono esserci per arrivare a questo.

Usucapione: cos'è e quando è valido
Usucapione (instagram) vostrisoldi.it

Questa pratica fa perdere la proprietà del bene all’intestatario precedente. Ma in quali casi non è possibile l’usucapione? Possiamo saperlo subito, senza andare incontro a tentativi inutili che sono stati intrapresi da qualche furbo che ha pensato bene di acquisire con facilità e senza fatica un immobile ma anche un bene che sia mobile, ad esempio come una autovettura oppure un oggetto di valore. Infatti non solo con le case, ma questa pratica può essere adottata e presa in considerazione davvero con qualsiasi cosa sia dotata di un proprietario.

Usucapione: cos’è e quando diventa valido

Anche oggetti della nostra vita di tutti i giorni può essere soggetto ad usucapione, anche se questo non è esattamente un termine che ci capita di utilizzare nel nostro vocabolario. Quali sono le condizioni per l’usucapione? Si tratta, come dicevamo, di un modo speciale per acquisire una proprietà di un bene per un diverso periodo di tempo.

Usucapione: cos'è e quando è valido
Usucapione (canva) vostrisoldi.it

Il possesso deve essere però continuo, non deve subire opposizioni da parte del legittimo proprietario e soprattutto deve essere visibile in modo pubblico, tutto questo per un periodo di tempo che sia di almeno vent’anni nell’usucapione ordinaria dei beni, viene poi ridotto a solo dieci anni in alcuni casi particolari.

Usucapione: cos'è e quando è valido
Usucapione (canva) vostrisoldi.it

Tra l’altro, la legge tutela il possesso di buona fede, però non quello che viene acquisito in modo violento oppure nascosto. Il possesso si considera di buona fede quando inizia come tale. Se il possessore invece si rende conto solo in seguito della illegittimità del suo possesso, ha il diritto di “protestare” ma questo non impedisce l’usucapione dal momento che all’inizio c’è stata buona fede.

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