I diritti dell’inquilino che nessuno conosce: se sei in affitto, ti conviene saperli

I diritti dell’inquilino che nessuno conosce: se hai deciso di prendere una casa in affitto, ti conviene davvero sapere tutto ciò

I diritti dell’inquilino in affitto in Italia sono controllati dal Codice civile e dalla legge sull’equo canone. Si tratta di una impostazione tradizionale che dà all’affittuario una tutela importante dal momento in cui si ritrova ad essere un anello debole, rispetto al locatore che ha più potere.

Affitto, cosa devi sapere
Casa in Affitto (canva) vostrisoldi.it

Con il passare del tempo questa posizione ha creato sempre di più degli squilibri, mettendo così il padrone di casa davanti alla difficoltà di far valere il modo tempestivo ma soprattutto efficace i propri diritti ostacolati, molto spesso, dai tribunali che sono molto lenti dal momento in cui hanno tante cause di cui occuparsi.

I diritti dell’inquilino: tu li conoscevi?

Innanzitutto è importante venire a conoscenza del fatto che il contratto di locazione è un vero e proprio documento che mette in equilibrio il rapporto tra il locatore e l’inquilino. Deve essere fatto per iscritto e deve contenere tutte le clausole di locazione, la destinazione dell’uso dell’immobile, le spese condominiali che vanno affrontate e tutto il resto. Per far sì che l’inquilino possa far valere tutti i suoi diritti con il contratto è importante che quest’ultimo sia registrato all’Agenzia delle Entrate.

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Casa in Affitto (canva) vostri soldi.it

Se vi siete dimenticati di farlo, potete comunque registrare il contratto il ritardo, solo che andrete incontro agli effetti sananti che retroagiscono al giorno della stipula. In questo contratto sono indicati tutti quelli che sono i diritti dell’inquilino che va a vivere nell’appartamento. La durata di questo contratto non può essere stabilita da una delle due parti, ma è regolata dalla legge.

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Casa in Affitto (canva) vostrisoldi.it

Comunque sia è bene sapere che esistono diverse forme di contratto di locazione e hanno tutte una durata diversa. Ad esempio ci sono i contratti 4-4, ovvero che si rinnovano ogni quattro anni, quelli di uso transitorio e quelli che sono destinati agli studenti universitari che non hanno intenzione di vivere a lungo in un appartamento e dunque prendere un impegno più duraturo.

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