Case all’asta restituite ai proprietari debitori: ecco cosa sta succedendo

Con la nuova pronuncia della Cassazione molti debitori, che si sono visti mettere le proprie case all’asta, potranno riottenerle. Una svolta per i pignoramenti immobiliare senza precedenti.

La sentenza della Corte Suprema ha sancito la possibilità per numerosi debitori di riottenere le proprie case messe all’asta a seguito di una sentenza di pignoramento sulla base di clausole definite abusive e contrarie a tutti i Diritti del Consumatore.

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Da oggi i debitori possono fermare l’asta e fare ricorso anche oltre i termini (canva-vostrisoldi.it)

Una svolta importante e senza precedenti, che da la possibilità di potersi opporre a qualsiasi esproprio e fare ricorso.  Tutto questo è oggi possibile anche contro creditori forti come gli istituti di credito quali banche e finanziarie. Cosa ha portato a questo cambiamento? Scopriamolo insieme.

Case all’asta: molti potrebbero riottenerle

Lo ha sancito prima la Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato inconcepibile il non potersi opporre ad un decreto ingiuntivo, anche se sono scaduti i termini previsti per poterlo fare, in particolare se tale ingiunzione deriva da un contratto contenente clausole vessatorie, ovvero abusive nei confronti del debitore.

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Case all’asta restituite ai debitori, ecco come (canva-vostrisoldi.it)

Un decreto ingiuntivo basato sulla violazione dei diritti dei consumatori deve essere bloccato dal giudice così da fermare l’asta e l’esproprio. Il ricorso contro il contratto che contiene clausole vessatorie può essere presentato senza limiti di termini. Il contratto illegittimo può essere impugnato se il debitore è un consumatore che ha sottoscritto un contratto, contenente almeno una clausola vessatoria, con un istituto di credito per finalità lavorative o imprenditoriali.

asta giudiziaria
I debitori possono impugnare l’ingiunzione anche scaduti i termini (canva-vostrisoldi.it)

Un altro fondamentale requisito per procedere al ricorso è che l’asta giudiziaria non si sia già conclusa e cioè l’immobile non sia stato già assegnato al miglior offerente. A questo punto è importante chiarire cosa si intende per clausole vessatorie, ovvero tutte quelle postille al contratto lesive dei diritti del consumatore, come la deroga al foro del consumatore, interessi moratori eccessivi, clausole che vietano al consumatore di trasferire un mutuo presso un’altra banca o se lo permettono attraverso un pagamento di una qualche penale.

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