ISEE, la comunicazione importante: chi dovrà ripresentarlo (si rischia restituzione bonus e multe)

La compilazione dell’ISEE non è sempre semplice e se non la si fa correttamente si può incorrere in problemi. Vediamo a cosa prestare attenzione.

La certificazione ISEE serve a misurare la situazione economica complessiva del nucleo familiare. Non lo fa tenendo conto delle mere entrate ma piuttosto misurando tutto ciò che produce “ricchezza” all’interno della famiglia ovvero redditi, rendite finanziare o proprietà immobiliari. Una corretta compilazione di questa certificazione è essenziale per l’ottenimento di bonus o assegni di supporto alle famiglie.

ISEE, compilalo bene o rischi sanzioni e perdita dei bonus
Bonus (foto Adobe – Vostrisoldi.it)

Indicare le informazioni corrette sul modulo per richiedere l’ISEE non è importante solo per avere accesso a sussidi, borse di studio o asili nido: riportare informazioni sbagliate su questa certificazione può comportare anche conseguenze ben più gravi. Oltre alla restituzione di bonus indebitamente ricevuti si può incorrere in sanzioni se l’ISEE risulta sbagliato. Scopriamo quali sono i dettagli a cui prestare la massima attenzione.

ISEE: attenzione a questi dettagli, rischio multa e restituzione dei bonus

Molte famiglie rischiano di dover rispondere con multe e sanzioni ai controlli dell’INPS in merito all’ISEE. Questo a causa di un banale errore di compilazione che, con un po’ di attenzione, è facilmente evitabile. Stiamo parlando della composizione del nucleo famigliare: molti inseriscono solamente coloro che sono effettivamente presenti nello stato di famiglia, ovvero residenti sotto lo stesso tetto, e si dimenticano di includere tutti i componenti che fanno parte del nucleo famigliare ma che non vivono nella stessa casa.

ISEE, compilalo bene o rischi sanzioni e perdita dei bonus
Modulo 730 (foto Adobe – Vostrisoldi.it)
Facciamo un esempio per chiarire la situazione: mettiamo che si debba calcolare l’ISEE di un minorenne i cui genitori non sono ne sposati ne conviventi. Di solito nella compilazione viene indicato erroneamente solo il genitore che risiede con il minore quando invece vanno considerati entrambi ai fini dell’ISEE. In questo caso il genitore non convivente viene considerato “componente aggregato al nucleo”, i cui redditi e il patrimonio sono considerati ai fini della compilazione della domanda, per la parte che compete il figlio a carico.
Dichiarazione dei redditi: attenzione a questo dettaglio
Modello 730 (foto Adobe – Vostrisoldi.it)

Quando dunque si decide di affidarsi a un CAF o patronato per la compilazione del Dsu ai fini dell’ottenimento dell’ISEE, bisogna prestare attenzione a presentare correttamente la propria situazione famigliare senza dimenticarsi di segnalare la presenza dell’altro genitore.

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