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Casa all’asta, cosa fare se è piena di rifiuti e in pessime condizioni

Acquistare una casa all’asta spesso è un affare ma può anche capitare di ritrovarsi un immobile in uno stato pietoso, zeppo di immobili da smaltire o magari anche di rifiuti. In quei casi, sai cosa fare?

Per chi cerca casa, le aste immobiliari rappresentano una piccola grande miniera d’oro dove ritrovare edifici, anche in ottimo stato, a prezzi davvero convenienti. Qualche volta però può capitare l’opposto. Può succedere, insomma, di trovarsi di fronte a una casa terribile, non solo perché bisognosa di interventi strutturali importanti: danni che tendenzialmente conosceresti se la stessi acquistando.

Asta (foto Adobe – Vostrisoldi.it)

Frequenti, purtroppo, sono anche i casi in cui le abitazioni vendute all’asta nascondono al loro interno condizioni pietose come mobili dei vecchi proprietari abbandonati, rifiuti di ogni sorta lasciati in giro e sì, pure escrementi di animali randagi sparsi un po’ ovunque. Sfortunatamente, queste cose possono succedere quando un lasso di tempo lungo tra l’asta e l’acquisto si unisce a una mala gestione della pratica. Questo è esattamente quello che è successo a un malaugurato cittadino di Forlì.

Casa comparata all’asta in condizioni pessime: cosa fare

Yassine El Gurine ha deciso, un anno e mezzo fa, di comprare una casa all’asta a Forlì, per poterci poi andare a vivere con la famiglia. Purtroppo la sua esperienza con le case all’asta è stata tutt’altro che rosea: l’inquilino precedente non voleva andarsene e, quando lo ha fatto, Yassine si è ritrovato la casa in condizioni disastrose, sporca e piena di rifiuti ed escrementi di animali e impossibilitato ad andarci a vivere senza dover spendere molto denaro per sistemarla.

La prima cosa per affrontare una situazione simile è sapere bene cosa dice la legge, che in questi casi è dalla nostra parte. Quando una casa viene venduta all’asta, infatti, deve essere consegnata libera, cioè sgombra da qualsiasi mobile o macchinario del precedente proprietario. Se così non fosse, sappi che non devi pagare assolutamente nulla: tutti i costi di smaltimento sono a carico della procedura e non del nuovo proprietario.

Casa ripugnante (foto Adobe – Vostrisoldi.it)

Se all’interno della casa sono ancora presenti oggetti o specialmente rifiuti, o peggio, puoi seguire due strade. Fare un reclamo al curatore inadempiente affinché, come previsto dalla legge, si occupi di liberarla e ripulirla oppure puoi anche provvedere spontaneamente allo sgombero, chiedendo però il rimborso di tutte le spese sostenute, che ti saranno dovute per legge.

Giudice (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Nel primo caso, l’istanza di reclamo contro il rifiuto di liberare l’immobile dovrà essere indirizzata direttamente al custode giudiziario, se invece volessi occupartene tu stesso dovrai allegare tutti gli scontrini e le ricevute delle spese effettuate per lo smaltimento di mobili e rifiuti insieme alla richiesta di rimborso. Sappi anche che se la spesa è esorbitante, per legge potresti anche chiedere il risarcimento dei danni, oltre alla restituzione del prezzo.

Nicole Beneventi