Casa in comodato d’uso: come funziona la vendita | Tutto quello che c’è da sapere

Hai dato una casa in comodato d’uso, magari a un amico o un parente, ma adesso vuoi venderla. Come devi muoverti? Quello che dovresti sapere.

Può capitare che per diversi motivi si abbia dato una casa di nostra proprietà in comodato d’uso a un parente o un conoscente, ma ora ci si sia decisi a venderla. Ci sono cose da sapere, prima di compiere questo passo, per evitare guai con la legge e nello stesso tempo non mettere in una posizione complicata la persona a cui abbiamo fatto questo gesto, regalandogli, di fatto, una locazione a costo zero.

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Chiavi di una casa (Foto da Canva) – VostriSoldi.it

Con comodato d’uso, infatti, si intende proprio questo: ovvero l’uso gratuito di una casa o altro bene, per un certo periodo di tempo, stabilito di solito dal comodante, ovvero il proprietario. È una pratica comune, ad esempio tra genitori e figli, con i primi che permettono ai secondi di usufruire di un appartamento senza chiedere alcun canone di locazione. Come comportarsi, però, nel caso in cui si voglia vendere tale immobile?

Casa in comodato d’uso: quello che devi sapere per poterla vendere

Il comodato d’uso può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Nel secondo caso, non è indicata infatti nel contratto una data di scadenza, e quindi il comodante può recedere quando meglio vuole e ritornare in possesso dell’appartamento o del bene.

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Una casa (Foto da Canva) – VostriSoldi.it

Le cose cambiano, però, nel caso il comodato sia stato stipulato con il comodatario, ovvero l’inquilino, “vita natural durante”. In questo caso, dice la legge, la vendita potrà avvenire solo in circostanze particolari, come previsto dall’articolo 1809 del Cc. Ciò non toglie che il bene possa essere venduto, poiché l’inquilino non acquisisce nessun diritto su di esso.

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Comodato d’uso (Foto da Canva) – VostriSoldi.it

Di conseguenza, il nuovo proprietario di casa, anche se in presenza di un comodatario, non avrà alcun obbligo nei suoi confronti, e sarà libero di entrare in possesso dell’immobile, nonostante la sua presenza o i patti stipulati con il comodante originario. Lo stesso dicasi nel caso di un pignoramento: anche in questo caso, il comodatario potrà essere sfrattato dal creditore.

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