La guida facile per presentare un ricorso amministrativo all’INPS

Hai la necessità di presentare un ricorso di tipo amministrativo all’INPS ma non sai da dove cominciare? Ecco tutti gli step da seguire per un ricorso facile e veloce.

Presentare un ricorso all’INPS può essere un processo snervante e lungo, e in qualche caso nonostante la presentazione di documenti ed altro la nostra domanda viene respinta. Come mai? Spesso non si sono rispettati i termini o i casi di ammissibilità previsti dalla legge. In linea generale, il ricorso all’INPS può essere presentato quando si è in disaccordo con una decisione o una determinazione dell’INPS stessa riguardante prestazioni previdenziali, assistenziali o altre questioni connesse alla previdenza sociale.

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Presentare un ricorso amministrativo all’INPS (canva-vostrisoldi.it)

Ad esempio, si può presentare ricorso quando si è ricevuto un diniego rispetto al pagamento di una prestazione sulla base di informazioni errate; per recuperare delle somme o per delle irregolarità contributive come sanzioni o rettifiche, o quando ad esempio è stata ingiustamente rifiutata una valutazione di invalidità. In tutti questi casi si può presentare un ricorso e per non incorrere in errori proprio l’INPS ha condiviso il 17 Maggio 2023 una circolare contenente tutte le informazioni del caso.

Ricorso amministrativo all’INPS, tutti i passaggi da seguire

La circolare citata è volta a disciplinare il contenzioso amministrativo nei confronti dell’INPS, in particolare alle modalità di presentazione e ai casi ammissibili di ricorso. La presentazione di un ricorso può avvenire con diverse modalità, rivolgendosi ad un  Patronato o ad altri intermediari abilitati. Nel caso di persona incapace il ricorso deve essere sottoscritto dal rappresentate legale e/o tutore. Anche il diretto interessato può autonomamente presentare ricorso e in questo caso non c’è bisogno di alcuna sottoscrizione.

INPS: ecco come presentare un ricorso (web-vostrisoldi.it)

La presentazione del ricorso deve rispettare dei termini ben precisi, che variano a seconda del tipo di provvedimento che si intende contestare. Il termine in linea generale decorre entro 90 giorni dalla sua ricezione, salvo il termine ridotto di 30 giorni per la presentazione del ricorso ai comitati di vigilanza. Per conoscere il termine esatto della propria contestazione è importante visionare le tabelle messe a disposizione dal sito dell’INPS.

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Termini e linee guida per presentare un ricorso all’INPS (canva-vostrisoldi.it)

In ogni caso, conoscere il termine è importante solo se il ricorso è ammesso. Meglio conoscere quindi i casi in cui non è ammesso a prescindere il ricorso, ovvero se la presentazione del ricorso è fatta in forma cartacea, se il ricorso è volto ad impugnare un atto emanato da un soggetto diverso dall’INPS, non sussistono gli elementi essenziali per il ricorso, o quando il provvedimento non è stato ancora emesso o è scaduto il termine per presentare ricorso. Infine non è ammissibile impugnare un atto rivolto ad una persona non legittimata ad agire o l’Istituto si è già espresso a riguardo. In caso di dubbi è sempre consigliabile farsi seguire da un intermediario fiscale che saprà valutare al meglio ogni singola situazione.

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