Pnrr, soldi a rischio: qual è la reale difficoltà e cosa vuole fare il governo

L’Italia è in ritardo con la presentazione dei progetti di modifica del Pnrr, l e risorse europee per rilanciare il paese dopo la pandemia

Pnrr (Adobe)

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un piano di fondi europei, di cui una buona parte a fondo perduto, investiti dall’unione per rilanciare i paesi dopo la pandemia. Il fondo perduto significa che una buona parte, che corrisponde ad una percentuale tra il 30 e il 40 per cento, non dovrà essere restituita dall’Italia. Si è trattato di un piano storico perché mai era accaduto prima d’ora nella storia dell’Unione europea che fossero investiti soldi a fondo perduto senza tenere conto del debito pubblico di ciascuno Stato.

Pnrr, l’Ue attende la modifica dall’Italia che procede lentamente

Pnrr (Adobe)

Tuttavia, nonostante l’Italia sia il paese al quale siano stati destinati il maggiori fondi, oltre 200 miliardi di euro, ci sono delle problematiche legate ai tempi. Infatti, una delle principali caratteristiche del piano è legata al fatto che esiste un calendario sulla tempistica dei progetti da presentare in via definitiva, ossia che vanno solo finanziati per poi farli partire. L’Italia è andata sin dall’inizio in difficoltà perché la prima problematica è il personale delle amministrazioni pubbliche numericamente non proporzionato alla mole di lavoro.

Infatti, per effetto della crisi dei debiti pubblici nello scorso decennio con l’Italia che fu costretta a commissariare il governo con la nomina del premier Mario Monti, fu necessario bloccare le assunzioni per circa dieci anni. Ciò ha ridotto notevolmente le forze degli enti pubblici. A soffrire di più sono gli enti locali in dissesto o predissesto che hanno dei vincoli stringenti sulle assunzioni di personale, anche per sostituire quello che man mano è andato in pensione.

E’ proprio sugli enti locali che nasce il problema principale per il Pnrr. Infatti, molti progetti vanno presentati dagli enti locali ma in molti di essi manca il personale. Per questo motivo la soluzione inevitabile è stata quella di modificare il Pnrr italiano. Tuttavia, ci sono lentezze nel presentare il piano modificato perché nessun ministero intende fare passi indietro sulla propria quota da gestire.

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