Faro, se hai sognato di averne uno ora puoi: ti spieghiamo come

Comprare un faro è possibile ma ci sono delle regole ben precise per l’utilizzo successivo: dove e come farlo

Soggetto di foto per i social ma anche immagine generica di copertina, teatro di romanzi e punto di riferimento; il faro è molto nell’immaginario collettivo e chi può permetterselo, perché non comprarlo?

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Faro (foto Pixabay) – Vostrisoldi.it

In effetti anche il suo acquisto potrebbe essere la trama di una storia romanzata, forse il rifugio di un fuggiasco o il ritiro di chi cerca la giusta concentrazione. È comunque realtà e chi vuole diventare proprietario del simbolo del porto, può davvero farlo.

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Grazie alla US General Services Administration (GSA) molti fari possono cambiare proprietà. Avviene negli Stati Uniti e l’obiettivo è preservare le strutture come prevede il National Historic Lighthouse Preservation Act del 2000

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Faro di Cleveland (foto Pixabay) – Vostrisoldi.it

Un vero e proprio patrimonio non solo materiale ma anche culturale per i suddetti motivi simbolici. Luoghi che caratterizzano le lunghe coste americane che tante volte abbiamo visto nelle produzioni cinematografiche Made in Usa. Ma chi può comprarli? Nel 2023 sono sei i fari in vendita a favore di organizzazioni senza scopo di lucro, agenzie federali ed altri enti. In questo casi i beni devono essere restituiti alla comunità organizzando eventi formativi o ricreativi.

Anche i privati possono accedere. Quattro saranno messi all’asta e sono i fari di Fairfield, di Stratford, East Setauket, New York, Cleveland in Ohio e di Chassel, nel Michigan. L’utilità di queste alte torri è nota da secoli in ogni angolo del mondo dove c’è il mare; allora perché negli Stati Uniti sono in vendita?

Simboli di un tempo ormai passato, più che un’utilità durante la navigazione, come spiega la stessa US General Services Administration, oggi sono meno essenziali per via delle nuove tecnologie. Insomma, detto in altre parole, non servono come una volta e dunque sono solo un peso economico.

Cederli ad altre organizzazione o privati, dunque, è la migliore soluzione visto che possono continuare a mantenere in vita i simboli del mare, trasformandoli in punti d’incontro e centri per le comunità che attorno ad esso vivono. Chi vuole diventare proprietario di un faro si prepari perché a breve si comincia: le aste si apriranno online il 12 giugno.

 

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