Matrimonio religioso: quali documenti servono per sposarsi in Chiesa

Matrimonio religioso è anche civile poiché unisce due persone non solo per legge ecclesiastica: qual è l’iter da seguire

Il matrimonio in Chiesa non ha solo una forte valenza morale e religiosa (il giuramento davanti a Dio) ma, almeno in Italia, come prevede il Concordato del 1929 e rinnovato nel 1984, sancisce anche l’unione tra due persone per lo Stato italiano.

Matrimonio religioso
Documenti matrimonio (foto Canva) – Vostrisoldi.ti

Dunque è anche un atto burocratico e come tale ha degli adempimenti da rispettare: va da sé che sono necessari dei documenti ufficiali e di conseguenza dei pagamenti. Proviamo a riassumere tutto ciò che è necessario.

Matrimonio religioso: i documenti che bisogna procurarsi

Matrimonio religioso
Firma matrimonio (foto Pexels) – Vostrisoldi.it

Per quanto riguarda gli aspetti legislativi bisogna presentare l’autocertificazione che va compilata presso l’Ufficio di Stato Civile con i documenti di identità e il pagamento di marca da bollo. I documenti religiosi, invece, sono il certificato di battesimo, di cresima e il certificato di stato libero ecclesiastico. Inoltre serve l’attestato di partecipazione al corso prematrimoniale e il nulla osta ecclesiastico.

Un appunto particolare lo merita il certificato di stato libero ecclesiastico che deve produrre solo chi ha vissuto, dai sedici anni in poi, fuori dalla Diocesi dove sarà celebrato il rito. Serve per attestare che i futuri sposi non hanno contratto un matrimonio in precedenza con rito religioso.

Il nulla osta ecclesiastico, invece, interessa solo quelle coppie che dovranno celebrare le nozze in una chiesa differente da quella di appartenenza di entrambi. Va consegnato al parroco della chiesa prescelta con gli altri documenti come quello che attesta le avvenute pubblicazioni.

Ma quali sono i tempi? Almeno sei mesi prima del giorno delle nozze. Solo quando tutta la documentazione è raccolta si può procedere con le pubblicazioni che sono doppie. Infatti vengono affisse sia presso la Casa comunale e le porte della parrocchia di appartenenza di entrambi i futuri coniugi.

L’ultimo step dell’iter è il colloquio che in separata sede hanno gli sposi con il parroco che celebrerà le nozze. Saranno poste delle domande sulla volontà, libertà e consapevolezza di contrarre matrimonio secondo il rito cattolico. Tale incontro è conosciuto anche come “processetto”

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