Un nuovo algoritmo dell’Agenzia delle Entrate permetterà al Fisco italiano di poter verificare eventuali casi di evasione fiscale da parte dei contribuenti: come funziona.
Governo italiano ed Agenzia delle Entrate da anni si battono per contrastare l’evasione fiscale, un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese: recenti statistiche parlano di un medio mancato gettito fiscale di circa 90 miliardi di euro all’anno.
Gli strumenti messi in campo per arginare l’evasione sono diversi, uno in particolare è stato lanciato di recente ed è già attivo. Si tratta di un sistema dell’Agenzia delle Entrate che funziona mediante un algoritmo generato dall’Intelligenza artificiale.
Evasione fiscale, parte il nuovo algoritmo dell’Agenzia delle Entrate: come funziona
Da qualche settimana è stato avviato il nuovo algoritmo dell’Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione fiscale nel nostro Paese. Un nuovo metodo che, sfruttando l’Intelligenza artificiale, riuscirebbe ad effettuare controlli più approfonditi.
Il sistema innovativo non si baserà solamente sull’Ia, che non potrà intervenire autonomamente, ma verrà sempre garantito l’intervento umano nello svolgimento delle verifiche. Nel dettaglio, riporta Il Messaggero, l’algoritmo potrà ordinare quelle posizioni già aperte ed effettuare una calendarizzazione delle attività istruttorie in modo da renderle più efficienti. Inoltre, grazie al nuovo sistema, non si andrà incontro a controlli a tappeto di tutti i contribuenti, ma si agirà in maniera più organizzata.
Verrà innanzitutto incrociato quanto contenuto nelle banche dati a disposizione del Fisco per riscontrare anomalie ed, in caso di esito positivo, effettuare un controllo più certosino attraverso il nuovo sistema. Questo, dunque, significa che la fase preliminare sarà affidata ai funzionari. Dopo il controllo dell’algoritmo, si procederà con una seconda ispezione sempre da parte dei dipendenti dell’Agenzia dell’Entrate sia per quanto riguarda i contribuenti che le imprese. Eventualmente si procederà con l’accertamento vero e proprio.
Per le imprese, il controllo si concentrerà su numero di dipendenti, guadagni dell’azienda, reddito d’impresa ed altre informazioni utili a capire se vi siano eventuali irregolarità. Il tutto senza violare le norme della privacy dato che avverrà in forma anonima.
Si tratta, dunque, di un passo importante per l’Agenzia delle Entrate che avrà a disposizione un nuovo strumento per contrastare un fenomeno largamente diffuso nel nostro Paese garantendo comunque la privacy dei contribuenti.