Eredità: chi ha aiutato il defunto mentre era in vita deve avere di più?

Se nel corso della vita del defunto uno tra gli eredi è stato di assistenza e aiuto in misura maggiore ha diritto ad avere una quota maggiore dell’eredità?

In tema di eredità sono tante le casistiche che possono formarsi, rimanendo questo un argomento molto complesso e dalle mille sfaccettature. Per fortuna la legge è sempre molto chiara e precisa su come si può disporre la propria eredità e su cosa invece è assolutamente vietato.

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Eredità maggiorata a chi assiste il defunto? (canva-vostrisoldi.it)

La confusione maggiore si crea quando si è in presenza di più eredi, e quindi più familiari che rivolgono le loro pretese sull’eredità creando spesso situazioni complesse da gestire, soprattutto in presenza di un erede che rispetto agli altri ha in qualche modo contribuito in maggior misura alla tutela della salute del defunto mentre era ancora in vita. In questa particolare situazione, tale erede ha diritto di richiedere una maggiorazione della propria quota ereditaria?

L’erede che ha assistito il defunto ha diritto ad una quota maggiore?

Le dinamiche sono sempre complicate e delicate, soprattutto quando poi alla morte di un familiare prossimo si aprono le successioni sul patrimonio lasciato dal defunto. Spesso si dice che davanti ai soldi le famiglie si dividono, e forse è davvero questo il caso che analizziamo, dove un familiare che si è prodigato per assistere il defunto quando era ancora in vita, ora alla sua morte si chiede se ha maggiori pretese su quell’eredità. Come abbiamo potuto analizzare ripetutamente, la legge non prevede in nessun modo disuguaglianze tra gli eredi legittimi. Ogni erede ha diritto alla stessa quota ereditaria, ricevendo in egual misura debiti e crediti rispetto agli altri eredi.

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Eredità maggiore? la legge è chiara (canva-vostrisoldi.it)

Il defunto può però manifestare la sua volontà attraverso la stesura del testamento, potendo- senza ledere gli interessi degli altri eredi- predisporre di parte del proprio patrimonio a suo completo piacimento. Potrebbe quindi donare qualche bene specifico ad un badante, erede o altro parente che si è preso cura di lui durante la sua vita. Perché moralmente l’erede/figlio/parente che si è curato del defunto non viene premiato in qualche modo rispetto agli altri eredi? La risposta è data proprio dalla legge: prendersi cura dei propri genitori è un obbligo e dovere dei figli. Per la giurisprudenza un figlio che si prende cura del proprio genitore, anche in misura maggiore degli altri, non ha diritto ad alcun riconoscimento, in quanto ha semplicemente adempiuto ai suoi doveri di figlio.

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