Fino a 200mila euro a chi richiede questo bonus: requisiti e domande

Per i giovani imprenditori che voglio aprire un’attività in determinate aree del nostro Paese, esiste un’agevolazione: di cosa si tratta.

Per incentivare l’apertura di attività imprenditoriali e commerciali nelle regioni del Mezzogiorno, da anni è stata lanciata l’iniziativa Resto al Sud. Si tratta di un contributo economico rivolto a tutti quei soggetti intenzionati ad aprire una propria attività in determinate regioni.

Resto al Sud come funziona domanda
Computer (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Come accade per tutte le altre agevolazioni messe in campo dal Governo, anche per Resto al Sud sono necessari specifici requisiti per presentare la domanda ed ottenere il contributo, introdotto nel 2017 dalla legge n.91.

Resto al sud, tutto quello che c’è da sapere sull’agevolazione per i giovani imprenditori

Da sei anni, attraverso la legge n.91, è stato introdotto nel nostro Paese la misura ribattezzata Resto al Sud. Questo è un contributo economico che punta a favorire l’apertura di imprese nelle regioni meridionali della Penisola.

Resto al Sud imprenditori richiesta
Fabbrica (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

L’agevolazione, difatti, prevede una serie di contributi economici sino ad un massimo di 200mila euro, alcuni anche a fondo perduto, per tutti i soggetti che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

Per quanto concerne i requisiti, l’iniziativa è rivolta agli imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 55 anni residenti nei territori sopra elencati che:

  • non hanno un contratto a tempo indeterminato sino al termine del finanziamento;
  • non sono titolari di altre attività;
  • non siano beneficiari di altre agevolazioni relative al mondo dell’imprenditoria.
  • liberi professionisti non titolari di partita Iva nell’anno precedente alla richiesta.

Per quanto riguarda il contributo, questo coprirà l’intero importo delle spese effettuate per aprire l’attività e verrà erogato al 50% con un finanziamento agevolato, mentre l’altra metà con un contributo a fondo perduto. Il primo ammonta sino ad un massimo di 50mila euro per ogni richiedente che salgono a 60mila euro per attività individuali e 200mila euro per società composte da quattro soci. Quello a fondo perduto, invece, sino ad un massimo di 15mila euro per ditte individuali o attività professionali, mentre sale sino a 40mila euro per le società.

Sono ammesse al bando le attività che vengono aperte nel settore industriale, agricolo, del turismo artigianato, commercio, ma anche quelle di fornitura di servizi e di libera professione.

Per presentare domanda sarà necessario collegarsi al sito di Invitalia e compilare il form online allegando tutta la documentazione richiesta. Una volta inoltrata, se l’Agenzia accetterà la domanda, il contributo verrà erogato entro 30 giorni con il relativo finanziamento valido per 24 mesi.

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