Sarà successo di imbattersi in alberi pubblici ricchi di frutti prelibati e di volerli raccogliere e chiedersi se è un comportamento ammesso dalla legge: la risposta.
Ai bordi di molte delle strade e nei parchi pubblici del nostro Paese, da anni, sono stati piantati alberi che le rendono affascinanti soprattutto quando quest’ultimi fioriscono o sono ricchi di frutti. Uno spettacolo da cui è difficile non rimanere colpiti.
Proprio in relazione ai frutti di questi alberi pubblici, qualcuno si sarà sicuramente chiesto se è possibile raccoglierli e mangiarli. A tale quesito una risposta c’è ed è stabilita dalla legge italiana in base al tipo di violazione.
Raccogliere un frutto da un albero è reato? La risposta
In tanti saranno stati tentati dal raccogliere un frutto da un albero pubblico per assaggiarlo, magari in un parco o a bordo di una strada di città. Ma questo gesto può essere punito dalla legge? In realtà si, anche se non esiste un vero e proprio reato per la raccolta di frutti o fiori da un arbusto pubblico.
Secondo quanto analizzato dai colleghi de La Legge per Tutti, i reati contestati per un simile comportamento possono essere quelli di furto o danneggiamento. Per quanto riguarda il primo per essere punito si deve parlare di una quantità consistente per essere classificato come furto: se si raccoglie per esempio una mela da un albero, molto difficilmente, un giudice attiverà un processo con l’accusa di furto. Non è detto, però, che non si possa incappare in una multa, soprattutto se vige in quell’area un’ordinanza apposita del Comune.
L’accusa di danneggiamento, invece, scatta per chi, nel tentativo magari di raccogliere un fiore o un frutto, provoca dei danni all’albero, come accade ai proprietari di un terreno i cui arbusti rechino danni a terzi. Questo reato, però, è stato depenalizzato, dunque, assorbito negli illeciti amministrativi, ragion per cui chi danneggia un arbusto rischia una sanzione amministrativa. Diverso è il caso per il danneggiamento aggravato, ancora ritenuto reato dalla legge italiana. Se si viene accusati di danneggiamento aggravato per aver distrutto o deturpato un albero o una pianta si rischia una pena dai sei mesi ai tre anni di reclusione. Nello specifico, il comma 3 dell’art. 635 del Codice Penale dispone che è punibile di danneggiamento chi deturpa o distrugge “piantate di viti, di alberi o arbusti fruttiferi, o su boschi, selve o foreste, ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento”.