Cambiano le norme per proteggere le imprese e gli autori dalla pirateria online. I nuovi provvedimenti
Il calcio è fermo in questo periodo. I tornei si sono conclusi da poco più di un mese e i club stanno programmando la prossima stagione mentre i calciatori sono in vacanza ancora per qualche giorno. Poi sarà la volta dei vari ritiri che inizieranno tra non molto.
Pirateria e pay-tv, partito l’iter della nuova legge
Intanto i club hanno approfittato per questa sosta per premere sulla politica per dare attuazione ad una legge che interessa il calcio e in particolare la Lega di serie A. Si tratta della legge sulla pirateria che prevede sanzioni più dure nei confronti di pirati.
La legge riguarda tutta la pirateria online e non solo il calcio. Tuttavia è da quel settore che arrivano da tempo pressioni e richieste affinché i pirati del web siano puniti severamente. La legge era già stata predisposta ma andava votata. Era necessario far partire l’iter legislativo.
La Lega calcio ha ben pensato di cogliere questo momento per chiedere di far partire l’iter. Infatti il calcio guarda alla ripresa con il 20 agosto che vedrà già l’inizio del campionato di serie A. L’Iter è così partito.
Infatti, in Commissione Senato è stato approvato all’unanimità il disegno di legge che prevede maggiori sanzioni per i pirati del web. A questo punto, dato il consenso unanime è difficile che le camere possano bloccare la legge.
Occorre soltanto attendere che il presidente del Senato calendarizzi il decreto per la votazione finale. Tuttavia, i tempi ci sono anche perché manca ancora un mese e mezzo dall’inizio del campionato. Per quella data, il 20 agosto, il calcio e non solo avrà una legge più severa sulla pirateria.
In tal modo ci sarà un maggiore deterrente per coloro che penseranno al cosiddetto pezzotto. La nuova legge, infatti, prevede sanzioni fino a 15.000 euro e tre anni di reclusione per i pirati del web. Inoltre, la nuova legge prevede il blocco istantaneo dei flussi in caso siano scovati.Su questo passaggio occorrerà però realizzare una piattaforma ad hoc.
