Equitalia e Agenzia delle Entrate Riscossione: le differenze che devi conoscere

Qual è la sostanziale differenza che c’è tra i due enti, che spesso vengono accomunati, ovvero Equitalia e Agenzia delle Entrate Riscossione?

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I ruoli che svolgono Equitalia e Agenzie delle entrate – (Foto Pixabay – Vostrisoldi.it)

Non è mai bello, proprio quando meno ce lo aspettiamo, vederci recapitare quella letterina verde, o con scritte blu, che inequivocabilmente ci rimandano a qualcosa da dover pagare. O se non altro a comunicazioni di natura economica, che di certo non ci faranno piacere.

Sono classici avvisi di cartelle esattoriali, di qualcosa che non abbiamo pagato o multe di cui non ci siamo mai accorti, che col passare del tempo maturano interessi e si tramutano in cartelle di riscossione. E quando si tratta di materia di riscossione, in molti uniscono Equitalia ed Agenzia delle Entrate Riscossione sotto lo stesso tetto. Ma quali sono le sostanziali differenze?

Le differenze da conoscere tra gli enti Equitalia e Agenzia delle Entrate Riscossione

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Quali sono le tra Equitali e Agenzie delle entrate – (Foto Pixabay – Vostrisoldi.it)

Di certo, entrambi gli Istituti fanno rabbrividire i contribuenti quando sono sentiti nominare, in quanto entrambi, operando per il Ministero delle Finanze italiano, effettuano controlli sui nostri stati economici e patrimoniali. Ma non tutti sanno che il primo, ovvero Equitalia, si occupa della riscossione delle tasse, ovvero inviando al debitore la fatidica cartella esattoriale. Al suo interno è presente ciò che il contribuente deve corrispondere all’ente pubblico a cui versare le somme.

Per quanto riguarda invece l’Agenzia delle Entrate effettua controlli fiscali, affinché ogni contribuente sia in regola con i pagamenti obbligatori, in materia di tasse da versare allo Stato. Tramite tali controlli è possibile capire se è in atto una evasione fiscale, ed ha facoltà di accertarsi se lo stesso contribuente abbia dichiarato correttamente la propria posizione economica allo Stato.

In entrambi i casi, laddove dovessero esserci delle incongruenze, si può incorrere in procedimenti di riscossione. Possono esserci avvisi che scadono in 60 giorni, dopodiché, dopo altri solleciti, gli enti possono provvedere alla riscossione coatta, agendo su eventuali beni immobili, stipendi ed altri avere.

Certo è che è sempre meglio essere in regola con quanto i due Enti prevedono, e non omettere mai informazioni che rischiano di fornire uno specchio economico che non corrisponda al vero. In questo modo, il cassetto fiscale, in cui sono presenti le nostre situazioni debitore, rischia soltanto di lievitare, così come le numerose letterine verdi che verranno recapitate.

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