730 e 740: le differenze sulla dichiarazione dei redditi

Una dichiarazione dei redditi può avvenire tramite compilazione del modello Unico o tramite 730: ma quali sono le differenze? Spesso il contribuente tende a fare confusione: facciamo chiarezza

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Dichiarazione dei redditi (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Attraverso la dichiarazione dei redditi, il contribuente dichiara il proprio reddito e versa il fisco corrispondente. Secondo il D.P.R. 600/73, sono degli atti pubblici disponibili alla consultazione gratuita. Il processo può avvenire tramite la compilazione del Modello Unico, oppure tramite il 730. Ma quali sono le differenze?

La dichiarazione dei redditi tramite 730 è nata nel 1993 al fine di presentare i redditi relativi all’anno precedente. E’ andata a sostituire la vecchia metodologia del 740: il 730 è più semplificato e più celere. Chi utilizza il 730 per la dichiarazione dei redditi, è un lavoratore dipendente o un pensionato: è possibile presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 anche tramite CAF (Centri di Assistenza Fiscale).

730, 740 e Modello Unico: quali sono le differenze nella dichiarazione dei redditi?

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Dichiarazione dei redditi (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

Per quanto riguarda il Modello Unico, si utilizza al posto del 730 quando chi deve effettuare la dichiarazione dei redditi è qualcuno che percepisce un reddito da terreni, fabbricati, reddito di partecipazione o reddito da lavoro dipendente, autonomo, occasionale o continuativo, di impresa e pensione. Il Modello Unico rappresenta la modulistica utilizzata nella penisola per la dichiarazione delle persone fisiche.

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Va a sostituire il 730 quando il contribuente percepisce reddito d’impresa, di lavoro autonomo tramite partita IVA e redditi “diversi” non previsti dal modello 730.
Si utilizza il Modello Unico anche quando la persona fisica che deve effettuare la dichiarazione dei redditi ha l’obbligo di dichiarare e versare tributi come Irap e Iva, risiede all’estero da un minimo di due anni, percepisce dei redditi da lavoro dipendente sotto datori di lavoro non obbligati ad effettuare ritenute d’acconto e ha ottenuto plusvalenze dalla cessione di partecipazioni.

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In base al tipo di Modello Unico, cambia anche la scadenza. Chiunque debba compilarlo, può consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e cercare la sezione apposita.

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