Opzione donna: cos’è e chi può usufruirne

Si è sentito molto parlare della cosiddetta Opzione donna, ma di cosa si tratta? Scopriamo nel dettaglio la sua natura e chi ne può trarre beneficio

Cos'è l'Opzione donna
Opzione donna: chi ne beneficia (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

I temi che sono sempre più caldi durante le campagne elettorali, e così anche nella recente che ha portato al Governo Italiano Giorgia Meloni, sono sempre i soliti. Tra i più importanti ovviamente c’è sempre la manovra economica e gli aspetti che ne dispiega.

Tra il reddito di cittadinanza, le assistenze economie e sussidi, un banco sempre estremamente rovente è quello legato alle pensioni, all’età di raggiungimento e ai suoi importi. E si è spesso sentito parlare della cosiddetta Opzione Donna. Ma di cosa si tratta nello specifico? Scopriamo quale tema va a toccare e chi è che può essere inglobata in questa manovra.

Opzione donna: a chi spetta

Opzione donna: cos'è
Opzione donna: cosa c’è da sapere (Foto Canva – Vostrisoldi.it)

Il tema pensionistico italiano è sempre enormemente discusso in tutte le sedi ed in ogni momento, sia per quanto riguarda l’età pensionabile, che l’età contributiva che si ha alle spalle, le differenze tra uomini e donne, agli importi e via discorrendo. Infatti, lo scopo è quello di far ottenere a tutti quegli utenti con una età lavorativa molto lunga, un pensionamento anticipato.  Ed il Governo ha ulteriormente stretto il cerchio sulla così chiamata Opzione Donna, con parametri selettivi ben precisi e rigidi.

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Di cosa parla precisamente tale Opzione? Tratta il pensionamento anticipato verso le lavoratrici che si trovano in una situazione svantaggiosa. Vale a dire con una disabilità che sia pari o superiore al 74%, o licenziate oppure dipendenti che figurano in aziende con un tavolo di crisi aperto a livello Ministeriale.

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All’interno della legge di bilancio 2023 quindi, ci sarà la proroga del regime sperimentale relativa a queste categorie. Con almeno 35 anni di contributi e all’età di 60 anni, sarà garantito a tutte le lavoratrici caregiver il pensionamento anticipato. Potrebbe abbracciare anche madri lavoratrici, se hanno un figlio un anno prima, due se hanno due o più figli a patto però che sia coniuge o parente di un soggetto convivente con un grave handicap, oppure lo stesso coniuge, qualora fosse deceduto (o mancante) o con patologie invalidanti. Misure importanti ma che comunque stringono il cerchio su categorie ben definite sulle aventi diritto.

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