Richiedi 600 euro di aiuto per assistenza domestica: come fare in questa Regione

Avere un aiuto nell’assistenza domestica ad un parente anziano è una possibilità concreta per gli abitanti di una regione italiana specifica. Ecco chi può chiedere l’agevolazione e come fare domanda

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Assistenza familiare (foto canva – vostrisoldi.it)

Dedicarsi all’assistenza di un parente anziano è sempre delicato e in alcuni casi può risultare anche molto difficile. Nel momento in cui un genitore o un altro parente non è più autosufficiente e ha quindi bisogno di assistenza occorre modificare molte delle proprie abitudini. Ma non si tratta solo di un impegno temporale quanto anche di un impegno economico e emotivo.

Soprattutto perché, in alcuni casi almeno, le dinamiche lavorative impediscono effettivamente di dare tutta l’attenzione di cui un anziano ha bisogno. Ed è per questo che si fa spesso ricorso a personale addestrato che va retribuito. Se abiti in questa regione italiana hai a disposizione 600 euro da utilizzare per poter pagare per esempio una badante o i membri di una cooperativa di professionisti che possono esserti utile.

Come chiedere 600 euro per l’assistenza domestica

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Assistenza domestica agli anziani (foto canva – vostrisoldi.it)

Per poter usufruire di questo bonus da 600 euro spendibile mensilmente e che viene rinnovato per 24 mesi occorre innanzitutto essere residenti nella regione Piemonte o in alternativa si può essere domiciliati nella regione. Si tratta infatti di una misura di sostegno regionale destinata ai piemontesi. I requisiti, oltre al domicilio o alla residenza, riguardano il valore ISEE che deve rientrare entro la soglia dei 50 mila euro. Il soggetto per il quale si richiede il bonus deve poi aver compiuto almeno 65 anni ed essere stato dichiarato, a seguito di controlli specifici, non autosufficiente. In alternativa è possibile richiedere il bonus per gli anziani disabili. Il contributo, come accennato, viene erogato per 24 mesi con una somma pari a 600 euro ogni mese.

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La richiesta può essere inviata alla regione sia dai parenti conviventi con il disabile o l’anziano sia dal tutore. Ultimo requisito è usufruire già di un servizio a pagamento: per esempio una badante o i servizi di una cooperativa. È importante sottolineare che occorre avere stipulato contratti perfettamente in regola con chi si occupa dell’assistenza domestica.

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Tra i documenti da presentare c’è infatti anche la busta paga relativa ai compensi che vengono corrisposti all’eventuale badante o a chi presta il servizio di assistenza. La situazione specifica di tutti coloro i quali presentano domanda viene poi valutata dalla Regione che provvederà a stilare una graduatoria e a erogare il beneficio su base trimestrale a chi rientra nella graduatoria.

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