Non pagarla: come evitare le multe nel 2023

Le multe possono essere un vero e proprio salasso per le famiglie. Ma nel 2023 c’è un modo per evitare di pagarle

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Multa – Adobe – VostriSoldi.it

Le multe e le contravvenzioni al codice della strada servono a sanzionare le infrazioni commesse sulla strada e a promuovere la sicurezza stradale. I soldi ricavati dalle multe vengono generalmente utilizzati per finanziare programmi e progetti di sicurezza stradale, per migliorare la segnaletica e le infrastrutture stradali, e per supportare la formazione e l’educazione degli automobilisti. A volte i fondi possono essere destinati anche a progetti sociali o per la costruzione e manutenzione delle strade locali.

E’ innegabile che, per quanto i soldi vengano riutilizzati, queste il più delle volte rappresentano un vero e proprio fastidio economico. Un fastidio amplificato soprattutto per la ricerca spasmodica di un tabaccaio che accetti il metodo di pagamento. Il tutto, poi durante le giornate di lavoro, che sono sempre più asfissianti. E soprattutto, una volta finito di lavorare, il primo pensiero è quello di andare a casa dai propri cari. Ma c’è una novità molto importante, come riportato all’interno della Legge di Bilancio 2023.

Multe, in arrivo la tregua fiscale prevista all’interno della Legge di Bilancio

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La Legge di Bilancio 2023 prevede l’annullamento automatico di debiti al di sotto dei 1.000 euro. Incluse le multe arretrate, se registrate in un determinato periodo di tempo. Questa cancellazione delle sanzioni rientra in un’operazione più ampia di “tregua fiscale“, che comprende anche la possibilità di richiedere la riscossione rateale dei propri debiti, con un consistente sconto sulle sanzioni.

Il trattamento delle multe, tuttavia, merita un’analisi separata. I Comuni avrebbero dovuto decidere se acconsentire alla cancellazione delle sanzioni entro il 31 gennaio 2023. Tuttavia, esiste una seconda opzione: richiedere la rottamazione quater entro il 30 aprile. In alcuni casi, inoltre, è possibile fare ricorso. Prima di tutto, è importante verificare che la multa non sia prescritta.

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La cancellazione automatica di debiti di importo inferiore a mille euro, comprese le multe arretrate, può essere decisa dai Comuni e dalle Province. La scadenza per comunicare la loro scelta è stata il 31 gennaio 2023 e quindi è importante verificare se la delibera è stata pubblicata sul sito del proprio ente creditore.

Tuttavia, non tutti i Comuni aderiranno allo stralcio, poiché le entrate delle multe sono una fonte importante di entrate. Ma c’è un’altra opzione: la domanda di rottamazione quater entro il 30 aprile 2023. Questo permetterà al debitore di ottenere gli stessi sconti dello stralcio, eliminando le somme diverse dalla somma capitale, ad eccezione delle spese di notifica e di eventuali procedure esecutive.

Come presentare la domanda

La presentazione della richiesta per la rottamazione quater può essere effettuata solo tramite il servizio online sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, alla voce “Riscossione”. Si può accedere alla sezione “Definizione agevolata” sia dalla sezione privata che pubblica del sito. Per usare la modalità pubblica, non è necessario inserire le credenziali di accesso. Per completare la richiesta, bisogna compilare un form online, fornendo i numeri identificativi delle cartelle o avvisi che si desidera includere, il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il proprio indirizzo a cui verrà inviata, entro giugno, la comunicazione delle somme dovute.

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Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione precisano che bisogna fornire anche un indirizzo di posta elettronica a cui verrà inviata la conferma della presentazione della domanda, e che è obbligatorio allegare i documenti richiesti per l’identificazione. Inoltre, si può inserire anche una singola voce per ciascun debito incluso nella cartella/avviso per cui si vuole usufruire della definizione agevolata. Per la modalità “online in area privata”, è necessario accedere utilizzando le credenziali di accesso di Spid, Cie o Carta Nazionale dei Servizi, e compilare il form specificando le cartelle/avvisi che si desidera includere nella domanda di adesione.

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