Per i percettori del Reddito di Cittadinanza si prospettano una serie di cambiamenti importanti e riforme e se sei tra quelli che hanno diritto a questo beneficio statale devi assolutamente sapere come fare per non fartelo improvvisamente togliere
Da parte del governo di centro-destra guidato da Giorgia Meloni si è aperta la sfida al cambiamento totale del Reddito di Cittadinanza. Il sostegno economico alle famiglie in difficoltà introdotto dal governo guidato da Giuseppe Conte è stato modificato fino a diventare quasi irriconoscibile per volontà del nuovo esecutivo. La misura, questo è il pensiero espresso più volte dal nuovo governo, non è infatti riuscita ad aiutare chi era in grado di lavorare a trovare una occupazione che lo rendesse autonomo.
Per questo motivo sono state decise tutta una serie di modifiche che vanno dalla platea di quelli che sono considerati non occupabili e che quindi possono continuare a percepire il Reddito fino alle nuove regole che ti potrebbero escludere anche se sei idoneo. Per evitare quindi brutte sorprese e controlli da parte dell’INPS ecco come cambiano alcune delle regole.
Nuovo Reddito di Cittadinanza, come puoi perderlo senza saperlo
La misura del Reddito di Cittadinanza è una misura economica che ha lo scopo di aiutare economicamente i cittadini e i nuclei familiari che o non hanno un reddito oppure hanno un reddito troppo basso per poter vivere dignitosamente. Riceverlo significa compilare una serie di moduli ma anche sapere che cosa fare in alcune situazioni. Quella più importante riguarda l’eventuale lavoro che si può trovare al di fuori del sostegno statale.
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Se infatti percepisci un reddito che viene da una posizione lavorativa devi subito comunicare una variazione ad INPS in modo che il tuo assegno venga ricalcolato. In caso contrario, se vengono fatti dei controlli, rischi di perdere il sostegno. Allo stesso modo va comunicato se uno dei membri del nucleo familiare che percepisce il Reddito di Cittadinanza dà le dimissioni dal lavoro.
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Questa comunicazione è necessaria perché, a parte la giusta causa, le dimissioni eliminano il membro familiare dal computo del nucleo e quindi INPS ricalcola l’assegno. Un altro aspetto a cui devi stare attento è se non spendi tutto ciò che ti viene elargito dallo Stato. In caso infatti si registri una somma non spesa INPS può sottrarre ciò che non hai speso dall’importo che ti verrà elargito per il mese successivo. Il controllo avviene su base mensile e semestrale.